La festa dedicata al “Eid Al-Adha”, svoltasi a Messina a Villa Garufi sede del Centro Culturale Islamico è la festa per eccellenza, per oltre i due miliardi di musulmani nel mondo e per oltre un milione di musulmani in Italia. Presente come ogni anno il vescovo ausiliare di Messina mons. Cesare Di Pietro assieme ad altre autorità religiose e civili. Le preghiere dell’imam Mohamed Sadeq hanno avviato l’apertura del Sermone, per i tanti fedeli presenti. La festa del sacrificio ed in questo modo si celebrano due aspetti fondamentali della comunità islamica messine e mondiale: il primo aspetto è quello della consapevolezza di seguire l’esempio del padre Abramo nella devozione e nell’obbedienza che si rivolge ad Allah, il sacrificio come sottomissione anche se questo volesse dire sacrificare quanto di più caro. Il secondo aspetto è quella della gioia, la gioia di non aver dubbi, la gioia del credo profondo, la gioia di scoprire che se Dio ci mette alla prova è per elevarci e non per danneggiarci, la gioia di scoprire che il nostro Dio è un Dio buono che salva quanto di più caro abbiamo. Il presidente della comunità islamica messinese Mohamed Refaat ha dichiarato: “in questo tempo di incertezza caratterizzato da conflitti chiediamo all’Altissimo di alleviare le pene di chi soffre nel mondo in particolare modo alle sorelle e ai fratelli in Palestina. Non ci stancheremo di chiedere un immediato cessate il fuoco e l’inizio di un percorso per una pace definitiva. Eid mubarak a chi festeggia in famiglia e a chi una famiglia non ce l’ha e festeggia da solo. Eid Mubarak a chi si è da poco sposato e festeggia con il proprio amato e la propria amata per la prima volta”. Infine la responsabile culturale Iman Sadeq in occasione dell’importante evento religioso ha voluto lanciare diversi messaggi augurali rivolti alla sua comunità e a quanti operano in sinergia per far crescere in pace tutti i credenti: auguri alle famiglie e ai single, ai divorziati e a coloro a cui si è spezzato il cuore. Auguri ai lavoratori e a coloro che pregano per un lavoro. Auguri a coloro che pagano i loro errori passando la festa in carcere. Auguri a chi è speranzoso e felice. Auguri a chi è triste e sfiduciato. Sappi che dopo la difficoltà c’è la facilità. Auguri ai nostri genitori che si sono spezzati la schiena e sacrificato la loro salute per darci quello che abbiamo oggi. Auguri ai figli dei musulmani nati o cresciuti in Italia che sono fieri della loro fede e auguri a coloro sono soffocati dai dubbi e dalle incertezze che in questo mondo sono più che comprensibili. Auguri a quei lavoratori che domani non possono festeggiare come vorrebbero. Auguri ai convertiti all’Islam che cercano ancora di prendere le misure con la fede ed una comunità che a volte lo accoglie e a volte non li comprende. Auguri al popolo di Palestina, a Gaza e a Gerusalemme. Auguri a tutti coloro che si impegnano per la pace e per la giustizia. Auguri all’Italia ed ai suoi musulmani che accoglie, integra e protegge.
Domenico Interdonato
Referente per Messina dell’Università degli Studi di Roma - Unitelma Sapienza; • Giornalista pubblicista – Ordine dei giornalisti di Sicilia; • Presidente dei giornalisti Cattolici di Sicilia Ucsi Sicilia; • Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; • Laurea in Scienze Organizzative e Gestionali Università della Tuscia - Viterbo; • Master in "Giornalismo Internazionale" presso IGS Institute for Global Studies di Roma; • Aderisce all’AJE Association of European Journalists; • Presta la sua opera, in diverse associazioni di volontariato. Giornalista pubblicista - si è dedicato al giornalismo per passione, un giornalismo tecnico, essenziale, con una particolare attenzione verso il sociale e alla valorizzazione della cultura siciliana in Italia e nel mondo. Collabora con varie testate, nazionali, internazionali e Uffici Stampa, appassionato di storia patria ha pubblicato alcuni volumi. Giornalista con le stellette, ha partecipato con la Brigata Aosta fino al 2014 a missioni - Nato in Kosovo, Onu in Libano e Nato in Afghanistan. Oltremare, ha prestato servizio nell'Ufficio Stampa del Comando Internazionale di Herat in Afghanistan. Nelle tre missioni in Kosovo, ha prestato servizio nell'Ufficio Stampa del Comando Internazionale e nella redazione di "Radio West", storica e radio militare italiana.