A ognuno il suo ruolo, gentile Signora

Articolo di Roberto Tumbarello

A ognuno il suo ruolo. Non è prestigioso nominare ministro tecnici e funzionari, soprattutto all’Interno e Esteri Gentile Signora, speriamo siano notizie inesattezze che lei stia per fare un governo non di politici. Ecco perché è critica con la Lamergese che non è neppure di sinistra. Quei 2 dicasteri sono il biglietto da visita della maggioranza. Deve affidarli ai migliori dei suoi. Come mai ha imbarcato tanti voltagabbana di alto livello se, poi, non li utilizza? Speravamo qualcosa in più dalla prima donna a Palazzo Chigi. Non ci faccia rimpiangere – per carità – quegl’incapaci che l’hanno preceduta. Era ministro un funzionario – ricorda? – quando accadde quel pasticcio dei marò in India.

On. Signora, dopo qualche giorno a Palazzo Chigi, si renderà conto di essere pervasa da una strana sensazione È la grazia di stato, la consapevolezza, che non ha mai provato prima, che dalle sue decisioni dipende la vita di tanta povera gente. Pur rimanendo conservatrice si sentirà meno vincolata alla sua ideologia. Cominci sin d’ora. Formi un governo autorevole. I gerarchi aspettano di diventare ministri. Ma lei ormai è più vicina al popolo che a chi l’ha cresciuta. Nel 2011 si dovettero dimettere perché stavano portando il paese al default. Fallirebbero ancora. C’era pure lei in quel governo, ma, data l’età, non ha colpe. Non è più una di loro. Ora ha in mano i destini dell’Italia.

Peccato che lei Signora non sia più fascista perché qualche cucchiaio di olio di ricino per questi incivili ci vorrebbe. Se ci dovesse ripensare, non faccia differenza tra i suoi accoliti e gli altri. Sono tutti colpevoli, come pensava il Duce. Allora non c’erano raccomandati. Eravamo tutti uguali, perché tutti fascisti. Dopo la guerra ci atteggiammo a bravi cittadini democratici. Ma era una finta. Infatti, va sempre peggio. Ci siamo ubriacati di libertà, benessere e potere. Siamo bugiardi, arroganti e maleducati. Solo i corrotti, per non dare nell’occhio, sono rispettosi e disciplinati. Non è l’Italia da rivoltare come un calzino ma gli italiani da educare. Mussolini non ci riuscì, non ci deluda anche lei.

Visto che potete scegliere il segretario, che non sia solo intelligente, ma telegenico, simpatico e, magari, donna Tutti i sindaci delle grandi città sono del PD. Non è necessario rifondarlo. Per vincere bastava capire che la legge elettorale è maggioritaria. Non lasciarsi sfruttare da Calenda, che non essendo di sinistra si fece eleggere nel PD. Conte si doveva imbarcare. Imparate da Berlusconi, quand’era lucido. Sempre sorridente, cercava di divertire con aneddoti e barzellette insulse, che piacciono agli elettori. È riuscito a farsi crescere i capelli e anche a diventare più alto. Trovate qualcuno che capisca che la politica è spettacolo e il leader è un attore che deve apparire attraente.

Related Articles