“A sexy horror story”, un film di Ti West che ripropone il terrore a basso costo

Articolo di Paolo Quaglia

Troupe di cineasti hard affitta un casale come location per un film. Nel profondo Texas del 1979 attori, produttore e regista arrivano sul posto pieni di entusiasmo e creatività. Gli artisti però non hanno fatto i conti con i locatori, marito e moglie vintage con pochissima apertura mentale. Lei è una vecchia ballerina dai bollenti spiriti e lui un cardiopatico senza più alcuna voglia di intimità. Dopo qualche scena, girata di nascosto dagli anziani, per gli operatori del coito cominceranno i guai.

A sexy horror story è un film di Ti West che ripropone il terrore a basso costo. Girato con pochissimi mezzi e con buona creatività il prodotto riesce nella difficile missione di elevare l’horror al gradino superiore. La storia è strutturata con uno stile classico e lavora con gli stilemi propri della suspense dilatata. Il regista ricrea perfettamente l’atmosfera dei colleghi Tobe Hooper e Wes Craven realizzando un prodotto di grande fascino. L’aria del sud è contestualizzata con la ribellione alla pudicizia propria della rivoluzione sessuale. Con un’operazione intelligente il film propone anzitutto le premesse per scatenare la violenza solo quando necessaria. Un approfondimento sulle personalità dei protagonisti dà al film un valore superiore senza rinunciare alle emozioni.

Conoscere le ragioni di una contrapposizione tra vecchio e nuovo è necessario per permettere allo spettatore di godere a pieno gli eventi. A differenza di altri lavori in A Sexy si forniscono le ragioni per ogni comportamento. Se da una parte un nuovo modo di pensare preme dall’altra il secolo alla fine, rappresentato soprattutto dalla moglie, non accetta di terminare. La riflessione sull’essere giovani è quella di ragazzi che vedono la fine molto lontana e desiderano bruciare prima di una condanna . Dall’altra parte la donna anziana vive di ricordi e sente quel fuoco vitale (il sesso) obbligato a spengersi. Ti West mette in scena una vicenda carica di argomenti in cui lo spettatore si identifica al livello inconscio affrontando ragioni e torti che potrebbero equivalersi se la violenza dei vecchi non si mettesse di mezzo. Un film completo che, pur con qualche sbavatura, fa più del suo lavoro.

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