La storia è pian di navi affondate durante il primo viaggio. La più famosa è senza dubbio il Titanic affondata il 15 aprile 1912 dopo aver colpito un iceberg sulla rotta tra Europa e USA. Prima del Titanic un’altra nave era affondata poco dopo essere salpata la prima volta: il WASA, il vascello reale svedese. Affondò nella rada di Stoccolma il giorno stesso del varo, il 10 agosto 1628. Una violenta raffica di vento lo fece inclinare e l’acqua imbarcata lo fece affondare rapidamente. Finì sul fondo fangoso che lo protesse fino a quando riportato a galla non venne trasformato in una delle maggiori attrattive turistiche della capitale svedese.
Ora, questi “record” potrebbero essere battuti. Non una ma ben due navi da crociera gigantesche potrebbero essere affondate ancor prima di aver lasciato i cantieri dove sono state costruite. Si tratta della Global Dream e della sorella gemella Global Dream II, costruite dalla società di costruzioni navali tedesco-hongkonghese MV Werften. Due navi che vantano il record di essere le più grandi navi da crociera mai costruite al mondo (anche il Titanic vantava questo record). I numeri di ciascuna di loro sono impressionanti. Sono dotate di 20 ponti sui quali avrebbero potuto trasportare 9.000 passeggeri più l’equipaggio.
A bordo cinema, teatri e perfino un parco acquatico all’aperto.
Realizzare simili città galleggianti ha un costo stratosferico: si parla di una somma tra i 1.200 e i 1.600 milioni di euro. Cifre stratosferiche che la società MV Werften non è stata in grado di coprire (anche a causa dei danni economici subiti a causa della pandemia): mancano ancora 200 milioni di sterline per completare i lavori della seconda nave. Per questo la società è stata dichiarata fallita all’inizio dell’anno.
Il punto è che, da allora, non è stato trovato alcun acquirente per le due navi. Quindi per recuperare almeno parte delle somme investite, le due navi potrebbero essere vendute per essere rottamate. Global Dream e Global Dream II potrebbero affondare prima ancora di uscire dal cantiere navale tedesco a Wismar dove sono state costruite.
Secondo alcuni esperti la prima delle due navi ormai praticamente completata, potrebbe ancora essere venduta intera. Secondo gli esperti di TradeWinds, “Global Dream non avrebbe problemi a trovare un acquirente in un forte mercato crocieristico”. Si parla di un possibile acquirente che dovrebbe utilizzare la nave per il mercato crocieristico cinese.
Diversa la situazione per la Global Dream II. Il “sogno” dell’armatore, il magnate malese Tan Sri Lim Kok Thay, che ha acquistato MV Werften nel 2016, e quello del CEO Carsten Haake sono destinati a diventare un incubo. E come per loro anche per il personale che ha lavorato alla costruzione di queste navi. Oltre duemila persone che dal 2023 rischiano di restare senza un lavoro.
É questo l’altro numero che accomuna il Titanic alla Global Dream II. Con il naufragio del Titanic finirono in mare 2223 persone (solo 700 riuscirono a mettersi in salvo sulle scialuppe, insufficienti per ospitare tutti). Ora oltre 2.000 lavoratori nello stato settentrionale tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore rischiano di restare senza un lavoro. E in un momento di crisi come quello che stanno attraversando tutti i paesi europei, Germania inclusa, le conseguenze potrebbero spaventose. Specie se si pensa che, finora, le due Global Dream non sono mai scese in acqua.
Un sogno, anzi due, che si sono trasformati in un incubo per migliaia di famiglie.