Torna inevitabilmente attuale quanto accaduto a Bruxelles nel 2016, un tuffo nel passato che ci ricorda di una giornata macchiata di sangue e che diffuse terrore nella capitale Belga. Questo però è un momento di svolta perché si apre il maxi-processo che vede imputati i presunti responsabili degli attacchi terroristici del Marzo del 2016 che costò la vita a 32 persone, causando oltre 300 feriti.
Dieci sono le persone ritenute responsabili dei fatti in questione, molti di loro sono già stati condannati anche per gli attentati terroristici di Parigi del 2015, in cui persero la vita 130 persone.
A progettare gli attentati fu la cellula di Molenbeek che era legata allo stato islamico; ricordiamo che il 22 Marzo a Bruxelles si sono susseguite diverse esplosioni, tutte avvenute nelle prime ore del mattino, le prime due con bersaglio l’area check-in dell’aeroporto di Zaventem, l’altra avvenuta nella metropolitana nei pressi della stazione di Maalbeek.
Il processo si terrà nella ex sede della Nato, le vittime appartenevano a tredici nazionalità diverse. Le vittime di questa vicenda sono sia coloro che purtroppo hanno perso la vita, sia coloro che sono rimasti incolumi; diverse persone infatti, che subito dopo le esplosioni si sono prodigate a porgere aiuto, hanno riscontrato successivamente disturbi da stress post-traumatico. Straziante è il ricordo dei familiari.