In diversi Paesi, molti padri e madri si vedono portare via i figli sulla base di scelte discutibili. In Italia se ne è parlato dopo lo “scandalo Bibbiano”. Nel Regno Unito non sono pochi i casi oggetto di polemiche. A lanciare l’allarme è stata l’Associazione degli psicologi clinici che ha puntato il dito contro certi “esperti” e le loro teorie. In UK, gli unici psicologi soggetti a regolamentazione legale dovrebbero essere quelli registrati presso l’Health and Care Professionals Council (HCPC). Invece, non è raro che un tribunale nomini “altri” esperti. Ad aumentare le preoccupazioni il fatto che spesso queste decisioni cambiano la vita delle famiglie e dei bambini piccoli. Decisioni, alcune volte, basate su quelle che l’ACP-UK ha descritto come “diagnosi inappropriate”. Recentemente un’indagine dell’Observer ha riportato i dati di quello che il presidente dell’organizzazione ha descritto come uno “scandalo che si svolge a porte chiuse”: alcuni genitori in Inghilterra e Galles sarebbero stati accusati di “alienazione parentale” o AP e privati di ogni contatto con i propri figli. Le linee guida congiunte del Family Justice Council e della British Psychological Society affermano che i tribunali dovrebbero “aspettarsi che tutti gli psicologi con sede nel Regno Unito che forniscono prove nei procedimenti familiari siano regolati dall’HCPC e/o … siano membri iscritti al BPS”. Altri scaricano le colpe di tutto sull’abuso della AP. Le origini della teoria della “sindrome da alienazione parentale” o AP sarebbero comparse negli anni ’80 ad opera dello psichiatra infantile statunitense Richard Gardner. Sebbene si tratti di teorie molto contestate l’AP pare essere diffusa nei tribunali familiari di molti Paesi (Brasile, Spagna, Italia, Croazia, Irlanda, Australia e Inghilterra). Qui, il servizio di consulenza e supporto del tribunale per i minori e la famiglia la descrive come “resistenza o ostilità ingiustificata da parte di un bambino nei confronti di un genitore a seguito della manipolazione psicologica dell’altro”. I sostenitori dell’AP affermano che è un problema diffuso. Per altri, invece, si tratterebbe di una forma di abuso sui minori. In alcuni casi sarebbe stato utilizzato come strumento di contenzioso o carta vincente per mettere a tacere le accuse di abusi domestici. “Questi casi sono estremamente complessi e ciò che sta accadendo è una delle cose più scandalose che abbia mai incontrato”, ha affermato Mike Wang, presidente del consiglio di amministrazione di ACP-UK. In un’intervista, Wang ha dichiarato che “L’organizzazione è a conoscenza di esperti non regolamentati che fanno scoperte sulla cosiddetta alienazione parentale e fanno danni enormi. Ho visto bambini portati via dalle autorità statali sulla base della AP”. “Ma ciò che il pubblico deve sapere è che esiste un consenso internazionale sul fatto che la base di prove sull’alienazione dei genitori non è sufficientemente solida per prendere decisioni sulle modalità di contatto con i minori”.
Il presidente della Family Division, Sir Andrew McFarlane, ha diffuso un memorandum, nel quale afferma che “una pseudo-scienza che non si basa su alcun corpus di conoscenze stabilito sarà inammissibile nel tribunale della famiglia”.
Recentemente la questione è finita ben oltre i confini del Regno Unito. A parlarne è stato Reem Alsalem, Relatore speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze. A lui sarebbe dato incarico di indagare sull’uso o l’abuso dell’ “alienazione parentale” (AP) nei tribunali della famiglia di tutto il mondo. E come queste decisioni possano portare alla doppia vittimizzazione di coloro che hanno subito abusi domestici. Reem Alsalem ha annunciato che esaminerà se c’è qualcosa di vero dietro l’aumento delle accuse di AP in casi di custodia dei minori molto aspri, in particolare quando utilizzati per contrastare le denunce di abusi domestici. “La tendenza a respingere la storia della violenza domestica e degli abusi nei casi di custodia si estende ai casi in cui madri o bambini hanno avanzato accuse credibili di abusi fisici o sessuali”, ha detto il commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. “In diversi Paesi, i tribunali della famiglia tendono a giudicare tali accuse come tentativi deliberati delle madri di manipolare il figlio e allontanarlo dal padre”. Secondo le Nazioni Unite starebbero emergendo casi che confermerebbero che i tribunali di tutto il mondo stanno utilizzando il concetto di AP come strumento di contenzioso, pur non avendo “una definizione clinica o scientifica universale”.
Secondo le Nazioni Unite, in Spagna si sarebbero verificati casi di bambini esposti al rischio di violenze e abusi sessuali da parte di un “sistema giudiziario che sembra favorire i genitori maschi nei casi di affidamento, anche nei casi in cui vi è una storia di violenza domestica o prove di abusi contro i bambini e le loro madri “. All’inizio di quest’anno, un tribunale spagnolo avrebbe concesso la piena custodia di una bambina di sette anni a suo padre, nonostante le accuse di aver abusato sessualmente di lei. In Brasile le NU hanno chiesto al nuovo governo di abrogare una legge approvata nel 2010 che rende illegale l’alienazione dei genitori e prevede che qualcuno accusato di aver alienato il proprio figlio possa finire in carcere. Una legge che ha fatto sì che molte madri preferiscono tacere sull’abuso dei loro figli da parte del loro partner o ex partner, per paura di essere accusate di alienazione e perdere i diritti di affido. L’uso dell’alienazione parentale nei contenziosi ha contribuito a minimizzare la violenza contro le donne e le ragazze in Brasile, dove si verifica un alto livello di violenza domestica contro i bambini, in particolare le ragazze, secondo le NU.
Shared Parenting Scotland ha espresso preoccupazione per l’indagine delle Nazioni Unite, sostenendo che in alcuni casi l’approccio si basa su “asserzioni generalizzate che non sono ben fondate” e presenta un “quadro incompleto, impreciso e pregiudizievole di una questione molto importante e seria”. “La nostra esperienza, supportata da una serie di recenti decisioni giudiziarie scozzesi e inglesi, è che il rifiuto ingiustificato di un genitore a causa dell’influenza intenzionale o inconsapevole dell’altro genitore si verifica in alcune famiglie dopo la separazione … Sappiamo di entrambi padri e madri in Scozia che sono stati respinti in questo modo”.
Intanto, mentre si cerca di capire se cosa è l’AP e come fare per evitarne gli abusi (ammesso che sia una teoria scientificamente valida), nel mondo, non si sa nemmeno quanti sono i bambini e i genitori vittime di questo modo di fare.