“In questo volume ho voluto raccontare la storia dei nostri Alpini, utilizzando una eccellente documentazione fotografica, con cartine geografiche, accompagnate da contenuti storici di sintesi, che ne esaltano la storia e le gesta. Quando la casa editrice Schiffer mi ha proposto di realizzare l’opera, ho accettato pensando di rendere onore a quanti si sono immolati esaltando i nostri valori alpini. La scelta della lingua mi ha entusiasmato, perché è il primo libro che racconta la storia delle nostre truppe da montagna scritto interamente in inglese”, lo ha dichiarato l’autore Enrico Finazzer uno dei maggiori esperti della storia dell’artiglieria italiana, aggiunge: “Fondati nel 1872 per difendere le frontiere del giovane Regno d’Italia, gli Alpini si trovarono in azione in ogni guerra combattuta da quel momento in poi dal Regio Esercito: dalle guerre coloniali in Eritrea, Etiopia e Libia alla Grande Guerra, dove le truppe da montagna affrontarono le analoghe truppe austro-ungariche in una lotta, tra la neve e il ghiaccio delle alte cime, tra le più dure dell’era moderna; dalla guerra in Abissinia a metà degli anni ’30 alla Seconda Guerra Mondiale, dove oltre alla tradizionale guerra in montagna, come in Grecia, essi si trovarono a combattere nelle immense pianure russe. Anche nel dopoguerra, nel corso della guerra fredda e oltre, gli Alpini si sono fatti trovare sempre pronti a difendere i confini nazionali”.
Nel libro viene delineata la storia curata fino ai giorni nostri delle truppe da montagna, conosciute come Alpini nati nel 1872 e quella dell’Artiglieria da montagna, la cui fondazione risale al 1877.
L’elegante volume passa in rassegna le varie unità e la loro organizzazione, le uniformi e l’equipaggiamento attraverso i decenni attraversati da guerre ma anche da missioni di pace internazionali, sotto l’egida dell’ONU e della NATO. Il pregiato volume è composto da 255 pagine, con la copertina cartonata, corredato da oltre 300 immagini ottenute dal Museo Nazionale Storico degli Alpini di Trento, dal Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e dal Museo Storico del Trentino con sede a Trento, oltre che da collezionisti privati.