Antitesi tra politica e mondo giovanile

Articolo di Marco Fumagalli

Innumerevoli governi o enti del potere rivolgono, oggi come in passato, la loro attenzione verso le generazioni più giovani, al fine di veicolare meglio il proprio messaggio ai giovani, tuttavia con esiti diversi. Il potere centrale si è sempre mostrato ai ragazzi come fonte di ispirazione e con una visione ottimistica verso il futuro. I valori e i princìpi, che un partito politico o movimento culturale intendevano trasmettere, erano parte integrante delle istituzioni scolastiche e delle organizzazioni sportive. Analizzando i tragici eventi che scossero la prima metà del Ventesimo secolo, è chiaro come i totalitarismi abbiano influito sui più giovani attraverso attività extracurricolari, ad esempio la Gioventù Hitleriana. In quel periodo storico, e non solo,  i giovani rappresentarono un potere politico da conquistare con la propaganda.

In accordo con la strategia mostrata dal Partito Nazionalsocialista tedesco, anche il fascismo mostrò una notevole capacità di penetrazione tra i giovani, in particolare reduci di guerra e studenti, che furono il vero propulsore dell’ascesa fascista. Facendo una panoramica sui totalitarismi del Novecento è doveroso ricordare che anche il regime stalinista diffuse l’ideologia totalitaria tra i giovani, adottando libri di testo conformi ai principi del socialismo sovietico. Ovviamente anche in Unione Sovietica il tempo libero dei ragazzi doveva essere occupato con attività sociali, all’interno dei raduni della Gioventù Comunista. Scorrendo le pagine di storia recente fino a sconfinare nell’attualità, si scopre che nel mondo occidentale l’interazione tra giovani e istituzioni politiche è cambiata radicalmente.

Negli ultimi decenni infatti è andato intensificandosi il disinteresse dei ragazzi nei confronti di una politica che per prima ha escluso le nuove generazioni. Oggi, con la fine delle ideologie e dei partiti che le rappresentavano, l’unico principio sopravvissuto è quello del libero mercato, che identifica come merce ogni aspetto della vita umana. Anche la politica si è allineata a questa tendenza, ragion per cui l’attuale “inesistente” coinvolgimento dei giovani nella politica si esplica nelle battaglie per i diritti civili e i temi ambientali. Questi movimenti sembrano avulsi dal mondo politico, il quale sembra essere più interessato alla difesa dei propri privilegi, non curandosi dei giovani. È importante dunque invertire rotta, investendo nella cultura politica, diffondendola nelle scuole, alimentando il pensiero critico nelle nuove generazioni. Sarà fondamentale la presenza di gruppi politici che sappiano mettere in atto concretamente delle iniziative, diffondendo un’ottimistica idea di futuro che nasce da una lucida interpretazione del presente. È importante dunque invertire la rotta, instillando fiducia alle nuove generazioni. È fondamentale trasmettere ai giovani il senso della collettività, che si fonda sui valori democratici della tolleranza, antitetici a quelli propugnati dai totalitarismi.

Related Articles