Recensire un libro è una magnifica immersione nel mare delle parole e del loro intrinseco significato, Il linguaggio è la rappresentazione di momenti epifanici che hanno e tracciano la vita ordinaria. Un romanzo, per esempio, è un lavoro di fantasia, ma nell’ animo di chi scrive c’’è sempre un filo conduttore tra sé, il proprio vissuto, ed il mondo circostante, romanzare una scena, un evento, è la volontà di decifrare attraverso le immagini della mente, qualcosa che ha come unico intermediario l’anima percepente. Leggendo ci si rende conto che l’autore non ha potuto fare a meno di condividere il proprio pensiero. Come deve essere una recensione? Ci sono vari generi di recensioni: breve, comparativa, psicologica, riassuntiva, propedeutico-pedagogica, sicuramente è preferibile riuscire ad estrapolare l’essenza dell’opera e l’intenzione dell’autore, quindi delineare i punti fondamentali è la base imprescindibile del recensore, che ad un certo punto decide come e cosa scrivere.
Sotto le stelle di Roma, romanzo di Massimo Benenato Edito da SCe
Chi è Massimo? E’ un uomo nelle cui vene scorre sangue panormita, nato nella capitale dell’antica Isola della Trinacria poco più di mezzo secolo fa, sicuramente per gli appassionati di storia del cinema contemporaneo il suo cognome suona familiare, spesso i figli d’arte subiscono l’ombra della loro stessa Genesi e allora in questa sede, è utile concentrarsi nelle nucleazioni delle tematiche e delle vicende dell’ opera, racconto che ha un grande testimone che fa anche da regista, cioè
IL CIELO, rivelatore di connessioni scritte tra una stella e l’altra che scendono discrete e invisibili a guidare le vicende umane.
Una serie di piccoli episodi stravolgeranno la vita dei protagonisti, ci sono Eugenio ed Elvira, due fratelli che sono degli appassionati di arte e che tentano di attraversare quei sentieri per raggiungere la necessaria visibilità quale ricompensa del loro impegno, poi Marcello, un dentista che ama il gossip, preso tra gioie e delusioni amorose non si esime dal ruolo di amico presente. Tutto inizia in una sera, quando per caso incontrano, in una circostanza particolare, l’attrice Paola Dini, sì proprio questo incontro sarà il premio per i due fratelli ed anche per l’amico.
Possibile che la vita sia governata dal caso, o questo è un travestimento di una meta-logica che fa fatica a conquistare gli animi dell’essere umano ? La società del XXI secolo sta transitando verso il cambiamento ma i concetti profondamente radicati sono difficili da estirpare, infatti il personaggio di Ayna è la rappresentazione simbolica di un messaggio che sta tentando di abolire l’idea di separazione con la dimostrazione che siamo L’ UNO diversificato che fa esperienza nel mondo contingente. Ayna il personaggio che funge da punto luce, ovvero l’emblema di una scienza, tramite con la dimensione dello spirito, il mondo occidentale pur mostrando una certa apertura verso il mondo dello spirito che arriva da oriente, rimane fermo ad uno stato di stupore senza utilizzare le chiavi dateci da antichi maestri. Ayna rivela il mondo invisibile che interagisce con noi, e governa quelle redini che, forse, in modo improprio chiamiamo destino. Beh è possibile rintracciare qualche eco dell’insegnamento di Paramahansa Yogananda, ponte meraviglioso tra la cultura orientale ed il mondo occidentale sempre in fuga da sé stesso, infatti lo yogi dona attraverso le sue affermazioni uno scrigno prezioso al modus vivendi di una società che nella folle corsa smarrisce la parte fondamentale del percorso terreno, ecco Ayna, fenomeno inserito nella dimensione delle apparenze, messaggera di una saggezza che lascia stupiti. Altro tema affrontato dall’autore è l’inclusività del mondo omosessuale, Marcello è gay, e nel libro non c’è nessuna pausa per introdurre l’amico con la sua identità, la narrazione lo include senza sterili e ipocrite prolusioni, e non c’è solo Marcello… durante la lettura poco per volta si scopre un mondo in espansione ed è proprio quel Cielo, prima menzionato, che abbraccia, ogni essere quale riverbero di sé stesso, oltre i giudizi, oltre i paradigmi ormai caduchi.
…che il lettore si lasci guidare dalla tenerezza di queste parole emanate dalla mano di Massimo.