Claudia Iacopinelli, poetessa da quando aveva 9 anni: il suo sogno si avvera

Articolo di Francesco Pira

Prendo in prestito una frase di uno dei miei miti, John Fitzgerald Kennedy, per raccontarvi una storia stupenda che riempie l’anima e che ci fa capire quanto i nostri giovani sappiano essere straordinari. Ed ecco la massima di Kennedy:“quando il potere porta l’uomo verso l’arroganza, la poesia gli ricorda i suoi limiti. Quando il potere restringe la sfera di interesse dell’uomo, la poesia gli ricorda la ricchezza e la diversità dell’esistenza. Quando il potere corrompe, la poesia rigenera”.

Voglio raccontarvi la storia di una giovane ragazza di 18 anni, Claudia Iacopinelli, che frequenta il Liceo Classico “Vincenzo Linares” di Licata, la mia città. Non la conosco personalmente ho solo letto qualcosa sul suo profilo Facebook, ma donate dal papà Salvatore, ho letto le sue poesie. Oggi i componimenti di questa giovanissima e diligente giovane studentessa fanno parte di Poesia, volume della Collana Poetica per i tipi di Antebus Edizioni. Claudia sul suo profilo Facebook quasi timidamente scrive mostrando in una foto il libro, pubblicato di recente, un post di pochissime parole: “quando i sogni diventano realtà”.

Il piccolo grande sogno di una ragazza che già da bambina a 9 anni ha iniziato a scrivere poesie e spiega, nella sua stringata nota biografica, che da allora non ha più smesso. E precisa: “La poesia per me non è soltanto una passione perché attraverso di essa io esprimo il mio pensiero e le mie emozioni”.

Il suo maestro, Giuseppe Mistretta, alle elementari “Giacomo Leopardi”, ha coltivato questa sua passione e ha sempre cercato di valorizzarla. Ha vinto piccoli premi durante la sua carriera scolastica. Ma come riportano le pagine a lei dedicate: “la saggezza della poesia è la bussola che guida Claudia alla ricerca del senso profondo della vita. Il suo viaggio passa attraverso la bellezza, non sono quella universale che sprigionano il tramonto e il mare, ma anche quella sorprendente insita nella diversità di chi viene deriso per la propria originalità e trova la forza di opporsi alla brutalizzazione messa in atto dalla mediocrità comune. La poesia non è solo un atto di contemplazione dell’assoluto ma di partecipazione alla realtà che ci circonda, un atto di ribellione contro i mostri che vorrebbero fare della giustizia un’utopia, una vana illusione. Nei versi di Claudia – prosegue la nota- infatti insieme alla sua voce, risuonano quelle di uomini vittime della mafia, bambini rimasti orfani, ma anche quella di donne eccezionali che hanno deciso di votare se stesse al bene comune”.

Tutte le poesie contenute nella raccolta creano un sussulto, fanno battere il cuore, fanno comprendere come una giovane vita può essere capace di tanta sensibilità.

In ogni componimento c’è tutto questo: Essere una donna, L’Eterna, Il senso profondo della vita, La giustizia non è un’illusione, Ispirazione, Il senso negativo, Timido silenzio, Diverso, Mare, La morte, Il guardiano del mare e Ingenua questi i componimenti pubblicati.

Tra le cose di cui può essere orgogliosa c’è anche un piccolo atto da “giornalista in erba”, l’intervista al Professor Francesco Sabatini, per Scripta Manent, il Giornale del Liceo “V. Linares” in occasione di una conferenza del novantenne linguista, filologo e lessicografo italiano, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, di cui è stato presidente dal 2000 al 2008, e professore emerito dell’Università degli studi Roma Tre.

Il suo Liceo ha voluto che fosse lei a realizzare l’intervista per il periodico dell’Istituto e ancora emozionata per quel momento ha usato un frame di quel momento per la copertina del suo profilo Facebook.

Chissà cosa farà finito il Liceo questa poetessa di grandi speranze. L’evoluzione naturale è iscriversi in un Corso di Laurea in Lettere e coltivare la sua passione, o magari anche in giornalismo e comunicazione. Intanto continua a leggere tantissimo e a scrivere e lancia appelli alla gentilezza.

Anche nello spazio di 13 pagine a lei dedicato che si apre con una massima di Fabrizio Caramagna: “Dovremmo riempire il cuore di gentilezza, la bocca di educazione, le mani di accoglienza e la testa di buoni libri”.

Già dovremmo cara Claudia. Hai proprio ragione e in attesa di conoscerti personalmente per complimentarmi con te, vorrei concludere con alcuni dei tuoi versi dedicati ad una nostra passione comune, il mare:

Nessuno resiste al tuo splendore, neanche il sole, che in te si immerge, neanche la luna, che in te si specchia, neanche la mia anima che si culla sul tuo manto in silenzio, ascoltando il tuo respiro, mentre il vento porta via ogni tormento, che come un’onda s’infrange sulla riva.

Che emozione grande, Claudia!!!

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