Next Generation EU, una risposta eccezionale ad una situazione eccezionale. Il totale degli aiuti non potrà superare i 750 miliardi, l’indebitamento dovrà terminare al massimo a fine 2026, i soldi dovranno essere usati per combattere le conseguenze economiche della crisi Covid-19, i fondi potranno essere usati per prestiti fino a un massimo di 360 miliardi e spese fino a 390 miliardi.
Daje, un piano d’intervento di dimensioni mai viste prima, facilmente accessibile da parte degli Stati membri, probabilmente idoneo a facilitare l’implementazione di trasformazioni necessarie dell’organizzazione economica europea per la transizione verso un’economia verde e sviluppo del settore digitale.
Dunque, verranno all’uopo fatti piani e proclami su a chi, percome e perquando, poterli conferire.
Beh, sommessamente, un’ideuzza l’avrei…… se prima della pandemia di COVID-19 la disoccupazione giovanile nell’UE stava al 14,9%, ad agosto 2020 sale al 17,6%; a fine d’anno sarà dannazione per tutti! Essì le previsioni economiche, dell’estate 2020, della Commissione europea dicono di una contrazione dell’economia pari all’8,3% in capo d’anno.
Signori benpensanti, se prima, durante e dopo la pandemia si continueranno a tener fuori dal sistema economico/produttivo proprio quelle next generation, che dispongono del mix di capitale umano/sociale per migliorare la produttività del produrre e la predisposizione innata ad esercitare l’esercizio di consumazione come mai prima nella storia, quelle previsioni della Commissione europea saranno il minimo che possa capitare.
Suvvia gente, voler fare le nozze meste della crescita tenendo i boys in stand by, per l’amordiddio aumentando ancora il debito, si può; con loro agenti, quelle stesse nozze possono esser regali!
Pure perché la spinta alla produttività del sistema, fornita dalla loro doppia azione, consente di generare la ricchezza che ripaga ampiamente i costi dell’esercizio; proprio quelli fin qui pagati con il debito!
Foto: qualenergia.it