Lo scrittore José Saramago ha scritto che: “Un uomo ha bisogno di fare la sua provvista di sogni”.Tanti sono i giovani che coltivano i loro sogni e si prodigano per realizzarli. L’impegno e lo studio costante portano sempre grandi risultati.
E c’è un ragazzo che ha raggiunto, con forza e tenacia, grandi obiettivi. I suoi sogni, giorno dopo giorno, prendono vita e forma.
Il suo nome è Ignazio Condello. In altre occasioni, ho avuto modo di scrivere di Ignazio e anche questa volta voglio raccontarvi cosa è stato in grado di fare. A lui e alla sua stpenda famiglia, al papà Tito eccellente neurologo, alla mamma Susy preparatissima docente di lettere, al fratello Dario, laureando in giurisprudenza, sono legato da sentimenti di stima e di amicizia.
Il dottor. Condello è inventore e responsabile di un progetto davvero visionario e riguarda l’Extracorporeal Polymethylpentene Membrane Pump Oxygenation ovvero una delle più recenti e promettenti innovazioni nel campo della tecnologia biomedica. Questo dispositivo, progettato per integrare le funzioni di pompaggio e ossigenazione, si distingue per la sua capacità di semplificare il sistema ECMO (ossigenazione extracorporea a membrana), migliorando al contempo la biocompatibilità e l’efficienza clinica.
Il ricercatore ha affermato che: “il cuore di questa innovazione risiede in una pompa centrifuga con capacità di ossigenazione integrata e rivestita con polimetilpentene (PMP). Tradizionalmente, i sistemi ECMO richiedono componenti separati per le funzioni di pompaggio e ossigenazione, aumentando la complessità dei circuiti e incrementando i rischi di guasti meccanici o formazione di coaguli. L’integrazione di queste due funzioni in un unico dispositivo riduce il numero di componenti, rendendo il sistema più semplice, sicuro e affidabile”.
La scelta del polimetilpentene come materiale per il rivestimento è strategica: offre una permeabilità ai gas e una biocompatibilità superiori, caratteristiche cruciali per un supporto ECMO efficiente e sicuro. Questo materiale non solo garantisce un’ossigenazione ottimale del sangue, ma riduce anche il rischio di complicanze per il paziente.
I vantaggi clinici e strutturali del nuovo dispositivo possono essere tanti. L’Extracorporeal Polymethylpentene Membrane Pump Oxygenation è progettato con un focus particolare sull’usabilità clinica e sull’efficacia terapeutica. L’innovazione di integrare pompaggio e ossigenazione in un solo dispositivo potrebbe: ridurre la complessità delle operazioni ECMO, diminuire i rischi di guasti meccanici, migliorare la biocompatibilità del sistema e rendere più accessibile il trattamento ECMO.
Tutti questi benefici concorrono a una maggiore sicurezza e a risultati clinici migliori per i pazienti, aprendo la strada a un futuro in cui l’ECMO potrebbe essere non solo più diffuso ma anche più sicuro ed efficiente.
Questa innovazione non è passata inosservata. Il dispositivo è stato nominato per gli Edison Awards 2025, uno dei riconoscimenti internazionali più prestigiosi in ambito tecnologico e scientifico. Gli Edison Awards, che prendono il nome dall’inventore Thomas Edison, premiano le innovazioni che sfidano il pensiero convenzionale e che hanno il potenziale di trasformare settori industriali e scientifici. La cerimonia di premiazione si terrà il 2-3 aprile 2025 a Fort Myers, in Florida.
Il Dr. Condello ha spiegato cosa significa competere per un Edison Award: “Questa è un’opportunità straordinaria che accosta questo progetto ai leader globali, alle startup di avanguardia e alle organizzazioni non-profit più innovative. Questa nomination sottolinea l’importanza dell’invenzione nel campo biomedico e conferma il potenziale impatto trasformativo dell’Extracorporeal Polymethylpentene Membrane Pump Oxygenation”.
Il futuro della Medicina Extracorporea sembra procedere senza sosta. Infatti, come ha chiarito il Dr. Condello, “l’obiettivo finale del progetto è quello di spingere i confini dell’ingegneria biomedica e migliorare l’accesso a trattamenti ECMO più semplici, efficaci e sicuri per un numero sempre maggiore di pazienti. Il successo in competizioni come gli Edison Awards non rappresenta solo un riconoscimento dell’innovazione, ma è anche un’ispirazione per continuare a reimmaginare il futuro delle cure mediche”.
In attesa della premiazione, questo dispositivo pionieristico continua a raccogliere l’attenzione e l’ammirazione della comunità scientifica e dei professionisti del settore sanitario, promettendo di rappresentare una svolta fondamentale nel mondo dell’assistenza sanitaria avanzata.
Il Dottor Ignazio Condello, è nato ad Agrigento il 19 Dicembre 1989, è Chief Perfusionist presso l’Anthea Hospital, GVM Care & Research di Bari, Italia, dove ricopre questo ruolo dal 2013. Il Dr. Condello ha ottenuto due PhD: il primo nel 2019, per la sua ricerca sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella tecnologia extracorporea, e il secondo nel 2024 presso la Maastricht University nei Paesi Bassi, per i suoi studi sull’efficacia, gestione e ottimizzazione delle tecniche extracorporee nella cardiochirurgia moderna. Il suo percorso formativo è iniziato nel 2011 con una laurea triennale in Professioni Sanitarie presso l’Università di Pavia, seguita nel 2012 da un master in Ecocardiografia di Base e Avanzata presso l’Università di Padova. Inoltre, vanta una prolifica carriera accademica, con oltre 129 pubblicazioni tra articoli e contributi scientifici, che ne confermano il ruolo di pioniere e innovatore nel settore.
Proprio in questi ultimi giorni Papa Francesco, durante la visita alla Pontificia Università Gregoriana, ha invitato a non “coca-colizzare” il sapere. “Quando si cammina preoccupati solo di non inciampare si finisce per andare a sbattere. Ma vi siete posti la domanda su dove state andando e perché fate le cose che state realizzando? È necessario sapere dove si sta andando, non perdendo di vista l’orizzonte che unisce la strada di ciascuno sul fine attuale e ultimo”, ha detto il Santo Padre.
Quando la scienza e il progresso servono per migliorare la vita dell’uomo è sempre una grande conquista. La rivoluzione tecnologica può essere gestita in maniera adeguata per supportare gli uomini, ma serve una costante e una maggiore informazione.
Bisogna educare le persone ad un utilizzo consapevole delle nuove tecnologie per garantire quei cambiamenti atti ad offrire benefici all’umanità.
La formazione di giovani talenti, come il Dr. Ignazio Condello, è preziosa e profuma di umiltà e carità. Lui ama la ricerca scientifica e la sua ricerca è piena d’amore. L’amore e il cuore non hanno eguali in un mondo fatto da tanti “ismi”. Comprendere sé stessi, le proprie emozioni e propri desideri può fare la differenza. Qual è lo scopo? Aiutare le persone e continuare a lavorare per gli altri. Il mondo ha bisogno di personalità e professionalità come il Dr. Condello.
Mi piace ricordare le parole di Jesse Jackson, politico, religioso e attivista statunitense, “i sogni devono essere liberi di volare in alto” ed io auguro al Dr. Ignazio Condello di volare sempre più in alto e sono certo che questo è solo l’inizio di un lungo viaggio.