Il mio amico Nicolas è un ragazzo che ride sempre e a me la gente che ride piace molto di più di quella che non ride, non c’è niente di meglio che una risata, espressione della gioia con cui siamo nati e di cui quelli che non ridono vogliono privarci. Nico ha i capelli lunghi e ricci, come quelli di un personaggio dei cartoni animati, i tratti del volto delicati e lo sguardo sicuro di un uomo dolce e passionale, veste con abiti semplici, mangia molto miele, ed è un musicista, suona il clarinetto in un gruppo di Montevideo, ma non si tratta di un gruppo qualsiasi, niente sesso droga e rock and roll, il suo gruppo si chiama El Cuarteto del Amor, è composto da quattro ragazzi che suonano per strada e consegnano “amore a domicilio”.
Il cantante si chiama Andrés Lazarof, figlio d’arte arrivato da Buenos Aires per seguire la sua ragazza, ha un’energia di quelle che trascinano le folle. Il chitarrista e il violinista sembrano appartenere a un’altra epoca, portano scarpe con le ghette e la bombetta Anni Cinquanta. Le richieste di serenate arrivano numerose tutti i giorni, Nico e i suoi amici sono reclamati in tutto il Paese! Una volta hanno suonato La mariposa consentida nella fontana della Facoltà di Architettura, inginocchiati nell’acqua, un’altra volta hanno inseguito la ragazza alla quale stavano dedicando una canzone fino alla fermata dell’autobus e sono saliti sull’autobus (sempre cantando) dimenticando per strada il cappello in cui c’era il loro stipendio.
La gente li adora, chiunque a Montevideo li conosce e sorride quando intonano una delle loro canzoni, tutte divertenti. Ed è questa l’energia universale dell’amore, della quale parliamo noialtri mentre ridiamo, quella forza generatrice che ci ha creato e ci mantiene in vita. E intanto cantiamo, Melón, melón, melón, melocotón, tengo una cosita para ti…