Dal 2018 Menotti Lerro, drammaturgo, critico letterario e poeta che ha sempre scritto in italiano, docente di Lingue e Letterature Straniere per diversi anni in ambito universitario, ha sempre però tenuto a cuore anche le sorti del dialetto del suo Cilento e dell’Italia in genere. È da intendersi chiaramente in questo modo (tra l’altro da subito dichiarato) la scelta del poeta dialettale per eccellenze, Franco Loi, come Presidente Onorario del Centro Contemporaneo delle Arti (CecArt) fondato tra Milano e il Cilento nel 2019.
Il Cilento oltre ad essere un piccolo angolo di paradiso della Campania (e della provincia di Salerno) è anche una terra dove si è susseguito l’arricchimento di un patrimonio linguistico che ha miscelato espressioni degne di uno studio filologico che portasse in auge le forme linguistiche in un’unica lingua.
Valorizzare e soprattutto espandere non solo al territorio locale ma anche nell’Italia intera l’interesse della propria lingua madre che ha tra l’altro molte assonanze con il dialetto siciliano (le cui somiglianze fonetiche sono evidenti) è molto interessante e l’input di Menotti Lerro è stato dato proprio attraverso il confronto continuo con il poeta Franco Loi.
Pertanto è doverosa la gratitudine verso questo intellettuale che non si è mai arreso né si fermato davanti a probabili difficoltà di nessun genere e che davvero non sembra aver trascurato nessun aspetto della cultura contemporanea legata alla letteratura, alla lingua, alle arti in genere, al suo territorio d’origine, all’Italia e al mondo.