Tredicenne alla scoperta della vita passa l’estate in compagnia di una ragazzina leggermente più grande di lui. Bastien è un bambino che si sta svegliando e Clohè un’adolescente che si prepara a diventare donna. Tre anni di scarto che a quell’età possono apparire trenta. Trovando il coraggio della sfrontatezza Bastien decide di provarci e seguire questa amica destinata a diventare un ricordo indelebile. Sullo sfondo della vicenda ci sono i soliti quattro genitori e un lago infestato dai fantasmi. Falcon Lake è un film del 2023 diretto da Charlotte Le Bon.
La regista, all’esordio, adatta una graphic novel al grande schermo e ne fa un film di formazione e mistero poetico a tratti spaventoso. La storia ha una variante horror rappresentata dallo spirito di un bimbo annegato cui la ragazzina sembra credere molto arrivando a esserne ossessionata. Bastien, innamorato di questa ribelle alle convenzioni, si lascia trasportare nei racconti di Clohè arrivando a credere che quel paesaggio tranquillo possa nascondere insidie. La forza del film è mostrare quasi esclusivamente la genesi e l’evolversi di un rapporto, il primo, tra due anime ingenue che vivono il sentimento senza alcuna dissimulazione lasciando che la creatività faccia un lietissimo terzo incomodo.
La regia delicata della Le Bon riesce a portare nella vicenda lo spettatore attraverso la narrazione onesta e piacevole di un rito d’iniziazione comune a chiunque. Dai sorrisi ai litigi, dall’ironia al terrore in Falcon c’è tutto e senza mediazione del mondo adulto. La coppia è assoluta protagonista di un racconto malinconico che usa gli elementi in contraddizione.
Al sole e al lago si contrappone la leggenda di una tragedia che per i due è verità assoluta mentre un ambiente dove essere se stessi a pieno fa da palcoscenico. Un film che dichiara la suspense come la intendono i bimbi e la alterna a giornate fatte di sorrisi e scoperte inaspettate. Cinema con cui confrontarsi piacevolmente e in cui ritrovare il personale ricordo di quell’estate che ognuno ha vissuto.