Pirandello ne ha costruito un vasto impero letterario , descrivendone tutte le motivazioni per le quali ogni uomo ne possiede molte, una per ogni circostanza, a volte è proprio l’alter ego, il paragone tra l’ Io ed il personaggio, e quest’ultimo è custode di una verità che solamente la maschera trova la forza di rivelarlo.
La maschera è quindi il mezzo con il quale l’uomo cerca di vivere all’interno della forma., la frase che descrive al meglio questo concetto in Uno, nessuno, centomila: “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” La Maschera non ha sempre una accezione negativa, si deve capovolgere quello che apparentemente potrebbe sembrare, Pirandello stesso ha esortato l’uomo di oltrepassare tale schermatura e capirne il significato ed il messaggio che si vuole dire all’altro, in teatro esistono figure che incarnano una situazione storica, un prototipo di persone che incarnano un certo tipo di società, i Caratteristi : interpreti di personaggi con spiccate note di singolarità, talora con aspetti quasi caricaturali.
Francesco Barbara, noto caratterista dell’ area trapanese, nel 2018 ha creato la signora “Sarina Pappalardo”, un vero e proprio prototipo di donna semplice ma attenta ai movimenti e soprattutto al “dire” dei suoi concittadini, una signora, nonostante segnata da periodi non belli della sua vita, riesce a sdrammatizzare gli avvenimenti della vita. Durante il lockdown, avendo molta più visibilità, ha fatto ridere migliaia di persone, ma dall’altro lato, osservata con l’occhio pirandelliano, è l’espressione di una realtà che tende a guardare l’altro, il diverso, come un alieno, o un folle che è disadattato sociale. Sarina, non è l’ignoranza, non è l’infelicità, ma è il racconto di cui si fa portavoce, infatti si pone un gradino superiore rispetto alle sue coetanee che sono dedite al pettegolezzo infido. Francesco Barbara, più volte ha dichiarato che la signora Pappalardo è la maschera con il quale egli stesso si racconta, che egli stesso denuncia tutto il vociare di una società sempre più stretta, sempre più confinata in un Qui e Ora azzimo, che non ha lievito tale da divenire il pane della vita, fatto di amore e condivisione. Ad un certo punto spunta Rosetta, la sorella ritrovata dopo tantissimi anni, anzi mai conosciuta fino al giorno in cui le due si incontrano viso a viso. Rosetta, nubile, donna svampita, amante del divertimento, moderna, che ha alle spalle il peso del giudizio, ma lei continua per la sua strada, imperterrita, indomabile, una apparenza che sembra calpestare tutti, ma in realtà è solo una donna vanitosa alla ricerca dell’amore della vita. Le due sorelle, hanno anche sollevato quelli che ancora, ahimè, sono tabù, come l’omosessualità, infatti sono sostenitrici delle unioni tra persone dello stesso sesso, e non tollerano le discriminazioni. Il marito di Sarina, Tuzzo, ha un nipote gay, che la madre non accetta, ma è proprio la zia a fare il possibile che la cognata si renda conto che gli unici a sbagliare sono i genitori che non accolgono i figli comunque essi siano. E poi l’amica Uccia, unica confidente di Sarina, le due si raccontano tutto, ma rimangono fedeli ai loro mariti, anche se il trascorrere degli anni, evidenzia i segni di cambiamento, ricordando il momento dell’incontro, della prima uscita, si rinnova questo sentimento che dura da tanti anni.
Ecco cosa è la maschera, e chi è Sarina alias Francesco, linguaggio semplice, espressioni dialettali quasi in disuso che Barbara utilizza con dimestichezza, dando quindi la possibilità di conoscere modi di dire oramai in disuso. In questi spazi che hanno la durata di sei, sette minuti, si esprime una parte di società a cui l’uomo sempre più distratto non ha più i mezzi per interpretare. Sarina, Rosetta, Tuzzo, Uccia, la cognata, etc, non sono delle caricature per tirare una risata, ma c’è quell’oltre che ha di pedagogico, che attraverso un costume denotano, attraverso la singola maschera, un sistema sociale.
Francesco Barbara, il prossimo 24 Febbraio, nella cittadina irpina di Baiano, in occasione del festival delle arti, ritirerà il premio “La fontana del cuore” , dove si è classificato al podio, inoltre in tale occasione gli sarà anche conferita la distinzione per meriti artistici.
Per chi volesse guardare i video “Pappalardo” basta cercare su Youtube o Facebook, “The Street Pig”.