Una domenica all’insegna dell’emozione per ricordare Sant’Egidio e il centenario del suo miracolo, quando fermò la lava alle porte di Linguaglossa. Gli Alpini sono partiti dalla località Monte Conca in marcia, con in testa una delegazione proveniente da Messina e da Enna, a seguire la Fanfara della Sezione Alpini Abruzzi e il Coro Alpino Orobica, giunti nell’area bassa di Piano Provenzana hanno fatto sosta per poi raggiungere con pullman e auto a Piano Pernicana all’ombra della folta vegetazione della foresta “Ragabo” dove si trova l’altare della Madonnina della Pineta, dove si è svolta la Santa Messa, alla presenza delle autorità, del Sindaco, dei rappresentanti di Saint Gilles Francia, che hanno portato le reliquie del Santo e di tantissimi fedeli. Durante la messa, assieme al Coro Alpino Orobica, il gruppo musicale “I Gileppu” hanno cantato il brano “Santo Egidio Prutitturi”, parole e testo del Maestro Rosario Serio, canto in onore di Santo Egidio e della Madonnina della Pineta. L’adorazione eucaristica è culmina con l’omelia di don Orazio Barbarino, con la quale ha esortato i fedeli ad esprimere sempre dei desideri e a non rinunciare mai ai sogni. Al termine della Messa, la statua di Santo Egidio è stata riportata nuovamente in quota nel piazzale degli alpini di Piano Provenzana, dove si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione di una composizione floreale all’edicola votiva dedicata alla Madonna delle Nevi dove alla base si legge l’epigrafe a firma di Domenico Interdonato “Il ricordo delle guerre deve servire a fortificare la pace”. A seguire sono stati resi gli onori ai caduti di tutte le guerre e poi il corteo in marcia si è diretto l’area commerciale della parte alta di Piano Provenzana, il Santo portato a spalla dagli Alpini è stato fatto fermare in direzione del Monte Nero luogo da dove nel 1923 ha avuto inizio la colata lavica.
Gli Alpini a pranzo hanno gustato le prelibatezze locali preparate dalla signora Paola, proprietaria del Ristorante “Monte Conca”, a 1900 metri slm, sono seguiti momenti conviviali con canti e cori che hanno coinvolto gli avventori, momenti meravigliosi di festa e di gioia, per festeggiare il Santo Patrono di Linguaglossa, Sant’Egidio Abate.
La giornata di festa si è conclusa con la presentazione del concerto serale svoltosi nella chiesa Matrice di Linguaglossa fatto da Domenico Interdonato, il quale si è soffermato a parlare brevemente del suo ultimo libro “Il Valore del Ricordo Capitano Umberto Masotto” e poi presentare la Fanfara della Sezione Alpini Abruzzi, diretta dal maestro Mario Di Tunno, che ha offerto ai presenti un ricco repertorio musicale, culminato con l’inno nazionale. A seguire “I Gileppu” hanno eseguito canti di benvenuto e poi a concludere il pregevole concerto del Coro Alpino Orobica, con i loro brani di repertorio, suggestivi e toccanti. Le pause del concerto sono servite all’arciprete Orazio Barbarino per ringraziare gli intervenuti e fare un momento di riflessione religiosa dedicato a Sant’Egidio. Il presidente del comitato organizzatore Gaetano Ragaglia ha omaggiato i responsabili della banda e del coro con la medaglia di Sant’Egidio coniata per l’importante evento, sono seguiti scambi di doni e un corale ringraziamento dedicato all’alpino Nino Di Marco, sancito da una pergamena, per il suo importante contributo dato alla felice riuscita dell’evento. Altri ringraziamenti sono stati elargiti all’amministrazione comunale, al Sindaco avv. Luca Stagnitta, alla Confraternita, alla Commissione, al dott. Egidio Currenti per la stupenda iniziativa della medaglia in onore di Sant’Egidio e ancora al presidente dell’associazione di Sant’Egidio Gaetano Ragaglia.