Un film che riconcilia con il cinema italiano, una storia dove assapori il gusto di certe commedie leggere del passato, senza dimenticare di far pensare, con personaggi credibili che ti fanno affezionare e non trascurano la bellezza del racconto. Gli anni belli è un Sapore di mare anni Novanta – non è una deminutio! – un’opera corale ambientata in un campeggio, durante l’estate 1994, quella della sconfitta italiana nella finale Mundial statunitense, con il rigore sbagliato da Baggio. Il regista e la sceneggiatrice (Anne Riitta Ciccone, che ricordiamo per I’M – Infinita come lo spazio) pedinano l’esistenza di Elena (Vergano), adolescente ribelle che vorrebbe crescere in fretta, attraverso gli amori giovanili, le lotte romantiche, la voglia di affrancarsi dal controllo dei genitori. Al tempo stesso raccontano il rapporto all’interno di una coppia che procede in un menage ventennale e avverte i primi sintomi dell’abitudine. Ninni Bruschetta è perfetto nei panni dell’intellettuale radical-chic un po’ ingessato che sembra invaghirsi di una bella villeggiante. Maria Grazia Cucinotta è la moglie ancora innamorata del marito che cerca di riaccendere una passione sopita per riconquistarlo, spingendolo a giocare ancora e a lasciarsi andare. Gli anni belli sono anche gli anni giovanili di regista e sceneggiatrice, le estati in campeggio con i genitori, la voglia di ribellione durante le pulsioni adolescenziali, arricchiti da metafore per condannare berlusconismo rampante, razzismo e ignoranza, sotto forma di gestori leghisti che usano il marchio di Forza Italia per definire il nuovo campeggio (Bella Italia). La famiglia borghese di sinistra si trova a subire un villaggio vacanze modificato in versione commerciale da un gestore (Viali) che fa pagare tutto carissimo e impone regole assurde, coadiuvato da assistenti leghisti che sfoggiano una ridicola divisa verde. Lorenzo d’Amico de Carvalho – al suo primo film da regista – fa centro, dimostrando di saper gestire al meglio una commedia corale balneare, dove racconta le amicizie in campeggio, le bugie adolescenziali, la voglia di ribellione e il complesso rapporto con i genitori. Il rigore sbagliato da Baggio è il momento clou della commedia, con l’ultima ribellione della ragazzina che toglie la luce nel campeggio, provoca un black-out e impedisce di vivere in diretta il momento più triste di quell’estate 1994, così i previsti festeggiamenti sulla spiaggia si trasformano in lacrime di nostalgia. Bellissima la colonna sonora di Nuno Malo che permette di assaporare alcune hit del periodo, tra tutte Solo noi di Cotugno, cantata alla chitarra dai ragazzini in riva al mare. Fotografia anticata color pastello di Osama Abou El Khair che riporta ai primi anni Novanta; montaggio dai tempi pefetti di Mauro Rossi; scenografia azzeccata (campeggio, cabine telefoniche, auto del periodo) di Maria Rita Cassarino. La sceneggiatura di Ciccone e de Carvalho non perde un colpo, alla fine tutti i nodi vengono sciolti e non c’è traccia di non risolto in un film che fa compiere un suggestivo viaggio nel passato. Ottimi effetti speciali, soprattutto quando arriva la tromba marina e mette in pericolo sia Elena che la struttura del campeggio. Tecnica di regia compiuta con un alternarsi di immagini in soggettiva, campi e controcampi, macchina a mano, oltre ad alcune riprese che sembrano in superotto e immortalano la voglia di fare cinema da parte di Elena (alter ego del regista) che impugna sempre la sua cinepresa. In sala non ero riuscito a vedere questo piccolo gioiello di commedia italiana, perché come tutti i buoni film – parafrasando Battiato – sommerso da troppa immondizia in celluloide. Non confondetelo con Gli anni più belli, scopiazzatura inutile realizzata da Gabriele Muccino sulle ceneri di C’eravamo tanto amati. Gli anni belli è film originale! Per fortuna che c’è Rai Play. Che cosa aspettate ad andarlo a vedere? Non ve ne pentirete.
Regia: Lorenzo d’Amico de Carvalho. Soggetto: Anne Riitta Ciccone. Sceneggiatura: Lorenzo de Carvalho, Anne Riitta Ciccone. Fotografia: Osama Abou El Khair. Montaggio: Mauro Rossi. Musiche: Nuno Malo. Scenografia: Maria Rita Cassarino. Produttori: Isabel Chaves, Miroslav Mogorovich, Silvia D’Amico Bendico, Osvaldo Menegaz, Lorenzo d’Amico de Carvalho. Case di Produzione: Bendico, Rai Cinema, Hora Magica. Hart & Pop Corn, RTP – Rádio e Televisăo do Portugal. Distribuzione (Italia): Bendico. Genere: Commedia. Durata: 100’. Paesi di Produzione: Italia, Portogallo, Serbia, 2022. Interpreti: Maria Grazia Cucinotta (Adele), Romana Maggiora Vergano (Elena), Ninni Bruschetta (Eugenio), Stefano Viali (Il Direttore), Anna Padrăo (Eva), Gianvincenzo Pugliese (Claudio), Bebo Storti (Signor Porretti), Paola Lavini (Signora Porretti), Francesca Ziggiotti (Laura), Gabriella Stella (Giulio Andreotti), Rosalia Porraro (Signora Caruso), Alexia Turchi (Clara), Riccardo Sinibaldi, Beniamino Marcone, Riccardo Maria Manera, Costantino Comito, Lorenzo Attadia, Giorgia Spinelli.