Greencard: anche gli USA hanno bisogno dei migranti, ma li scelgono con una lotteria

Articolo di C. Alessandro Mauceri

Come ogni anno, anche nel 2023, sono in corso i giorni per la concessione della cosiddetta Greencard, ufficialmente conosciuta con il nome di Permanent Resident Card (Carta di Residenza Permanente), l’autorizzazione che consente ad uno straniero di vivere e lavorare permanentemente negli U.S.A.

In un momento come quello attuale, in cui la corsa verso i paesi sviluppati è sempre più frenetica e, dall’altra parte della barricata, i respingimenti sono sempre più duri (al limite della violazione dei diritti umani), appare anacronistico parlare di cittadinanza concessa ad una lotteria. Invece è proprio quello che avviene negli USA: il documento rilasciato dalla USCIS (U.S. Citizenship and Immigration Services) è una tessera in plastica dove vengono riportati tutti i dati personali della persona selezionata mediante estrazione a sorte. Il nome Greencard risale al 1974 quando veniva stampata su carta verde. Oggi la nuova carta è di un materiale plastico che ricorda solo lontanamente questo colore. Ma continua ad essere chiamata così.

Niente selezione sulla base delle caratteristiche personali. Nessuna necessità di dimostrare di avere già un’offerta di lavoro. O di avere un reddito per sostentarsi. Niente di tutto questo. Solo un’estrazione a sorte. Anzi 55.000: è questo il numero delle Greencard che saranno concesse nel 2023. Le Greencard hanno durata illimitata (ma devono essere rinnovate ogni 10 anni, come del resto molti altri documenti identificativi quali patente o carta di identità). Può essere revocata se si rimane fuori dagli Stati Uniti per un periodo superiore ai 364 giorni senza necessaria approvazione. O se si diventa cittadino americano mediante altre vie. O ancora se si commette un crimine.

Vincere a questa lotteria comprende dei diritti, ma anche molti doveri. Come quello di obbedire e rispettare le leggi locali e statali e di presentare annualmente la propria dichiarazione dei redditi.

Ma non basta. Essere stati sorteggiati e aver ricevuto una Greencard non significa avere la cittadinanza americana. Per diventarlo i possessori della Greencard devono aver vissuto 5 anni negli USA. Solo allora potranno chiedere la cittadinanza ufficiale ed essere considerati a tutti gli effetti cittadini americani. Come si partecipa all’estrazione a sorte? A partire dai primi di ottobre e fino ai primi di novembre di ogni anno è possibile candidarsi a partecipare alla lotteria compilando un apposito modulo online al quale deve essere allegata una fotografia che rispetti gli standard americani. Tutto qui. Il candidato riceverà un codice via email tramite il quale si potrà controllare lo stato della propria candidatura. All’aspirante “americano” basterà inserire il codice ricevuto nell’apposita sezione di un sito e verificare se compare tra i vincitori. Se lo è potrà iniziare l’iter burocratico vero e proprio (in genere piuttosto lungo). A cominciare dal colloquio presso il consolato americano del paese in cui ci si trova. Poi, se tutto andrà bene, potrà iniziare le vaccinazioni obbligatorie e consegnare i documenti richiesti. Quali? Beh ad esempio quelli che dimostrano che non si proviene da alcuni paesi “indesiderati” come Bangladesh, Brasile, Canada, Cina (incluso Hong Kong), Colombia, Repubblica Dominicana, El Salvador, Haiti, Honduras, India, Giamaica, Messico, Nigeria, Pakistan, Filippine, Corea del Sud, Regno Unito (eccetto l’Irlanda del Nord) e i suoi territori dipendenti, Venezuela e Vietnam. I candidati alla Greencard dovranno dimostrare anche di possedere almeno un diploma di scuola superiore o equivalente o di avere almeno due anni di esperienza lavorativa negli ultimi cinque anni in un campo ammissibile che richiede almeno due anni di formazione.

Statisticamente i paesi di provenienza di aspiranti “americani” vincitori di Greencard sono Egitto, Sudan, Algeria e, sorpresa delle sorprese, Russia. Sono i cittadini di questi paesi ad aver vinto il maggior numero di visti di immigrazione negli Stati Uniti. Nessun paese può ottenere più del 7% dei visti totali disponibili.

Per il 2023 i termini della presentazione della Greecard sono ormai scaduti. C’è tempo fino a settembre per controllare se si è tra i fortunati vincitori. Ammesso che sia una fortuna essere scelti per diventare cittadini americani. Il livello di delinquenza in questo paese tanto bramato (ameno stando al numero delle persone che cercano di raggiungerlo illegalmente) sono a livelli spaventosi: basti pensare che secondo gli ultimi dati, gli USA non sono nemmeno tra i primi dieci paesi per qualità della vita (ai primi posti come sempre ci sono i paesi scandinavi e l’Australia). Secondo alcune stime persino in Estonia si vive meglio che negli USA. Non è difficile crederci. In buona parte delle città americane l’aria è irrespirabile. A confermarlo sono i dati dell’American Lung Association: nel suo report annuale State of the Air, si legge che il 45,8% degli americani è esposto ad aria malsana. Circa 150 milioni di americani vivono esposti ad aria insalubre, un numero in aumento rispetto agli anni precedenti. Ma non è questo l’unico problema che riguarda la salute nel paese tanto ambito. Stando ai dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi negli USA sarebbe in atto una vera e propria crisi di salute mentale tra gli adolescenti e in particolare tra le ragazze. Nel 2021, la percentuale di ragazze delle scuole superiori che ha riferito di sentirsi depressa era del 57%. “I livelli di cattiva sanità mentale e di pensieri e comportamenti suicidi registrati dalle ragazze adolescenti sono al livello più alto di quanto abbiamo mai visto”, ha dichiarato Kathleen Ethier dei CDC. Un dato che mette in luce mille altri problemi. Come quello delle violenze sessuali. Se ne parla solo quando riguardano qualche starlette o quando il responsabile è qualche attore famoso o uno sportivo, ma negli USA il problema è molto più esteso di quanto si possa immaginare. E in aumento: gli ultimi rilevamenti parlano del 20% in più di segnalazioni di abusi sessuali nei confronti delle ragazze delle scuole superiori. “Sappiamo che la violenza sessuale è associata a problemi di salute mentale, all’uso di sostanze e a conseguenze a lungo termine sulla salute”, ha dichiarato Debra Houry del CDC.

E poi tanti, tanti altri problemi. Come quello dei morti per uso di armi da fuoco. Secondo l’ultimo rapporto disponibile. delle 251.000 persone morte a causa di ferite da arma da fuoco, il 50% si trovavano in soli sei paesi e uno di questi sono proprio gli Stati Uniti d’America (gli altri sono Brasile. Messico, Colombia, Venezuela e Guatemala).

Tanti motivi che dovrebbero far riflettere se effettivamente vale la pena chiedere una Greencard. Un biglietto della lotteria per entrare legalmente nel paese che è tra quelli che respinge di più i migranti ma che non può fare a meno di loro. Al punto da organizzare una lotteria per farlo. Un paese dove tutto avviene al di fuori delle regole. E che certamente non è “green”.

Related Articles