Due poliziotti appena mollati si sfiorano nella Hong Kong degli anni 90. L’agente 223 prova a dimenticare una donna cercando la compagnia di una spacciatrice carica di fascino e disincanto mentre il collega, matricola 663, si chiede per quale motivo l’amore della sua vita sia scappato. Entrambi gli uomini affronteranno il lutto con pazienza facendosi domande sulla natura dei sentimenti.
Hong Kong Express di Wong Kar Wai è un film che parla di solitudini maschili in contrapposizione a una città che non prevede la cristallizzazione delle emozioni. Il regista propone due storie parallele e lontane allo stesso tempo dove amori terminati lasciano individui perplessi incapaci di reagire se non forzandosi di dimenticare. Passare ad altro concetto, soprattutto quando si tratta di emozioni, è molto difficile e gli animi profondi faticano a dimenticare velocemente.
Due vicende garbate nelle loro profondità accomunate dal voler vivere in maniera privata le derive. Parlare con gli oggetti di casa, correre da soli la notte o immaginare ritorni impossibili sono alcune delle tecniche goffamente disperate in scena. Il film è pervaso dai temi classici del cinema di Kar Wai come la difficoltà nel far conciliare i desideri (soprattutto nelle coppie) ma la particolarità di questi mediometraggi è certamente riflettere sul tempo.
L’amore è come la comicità, sono i tempi la cosa più difficile da fare propria. I momenti dove l’emozione della presenza lascia il passo ad un’assenza portano in dote la parte migliore del lavoro come sceneggiatore di Kar Wai. Attraverso dialoghi molto brevi, lo spettatore vive sulla pelle le avventure non potendo evitare di immedesimarsi nei problemi dei due agenti alla perenne ricerca della stabilità mentale.
L’atmosfera della città è stile Blade Runner, dove la multiculturalità si percepisce e l’abbondante popolazione sembra essere l’unica via di fuga alla tristezza. Una visione pragmaticamente efficace ma impossibile da affrontare per chi ha fatto del romanticismo caratteristica fondamentale. Entrambi i protagonisti troveranno un’alternativa ma il prezzo sarà una parte della loro umanità.