I soliti complottisti…. contro Google e Apple

Articolo di Francesco Pira

Da qualche giorno è apparsa, sui telefoni cellulari con sistema operativo Android, la funzione per il tracciamento dei contatti da Covid-19. I soliti complottisti si sono dati da fare per urlare ad un complotto inesistente.

Difficile interpretare i pensieri dei complottisti, perché “vedono cose che voi umani non potete immaginare”, per dirla sulla scia del film di fantascienza Blade Runner. In queste ore, e peraltro a pochi giorni dal lancio di Immuni, l’arcinota app di tracciamento dei contatti che dovrebbe finalmente essere pronta, visto che siamo all’inizio di giugno. Sono apparsi in rete messaggi a dir poco allarmisti su una presunta invasione della privacy a opera di Google. Lo stile è sempre quello della catena di Sant’Antonio, e sta girando sui social in particolar modo su Facebook, Instangram e Whatsapp.

Il testo riporta le seguenti parole: «Comunicazione di servizio. Attenzione. Non so se qualcuno se ne è accorto, ma hanno inserito l’applicazione Covid 19 sui dispositivi Android senza alcun consenso. Chi ha Android può verificare per conto suo. Andate su impostazioni, fate scorrere e arrivate alla voce Google. Impostazioni Google. Apritela, la prima voce servizi indica: notifiche di esposizione al Covid 19. Attenzione. Evitate di usare geolocalizzazione, bluetooth e WiFi se possibile».

Ci sono altre versioni di questo messaggio con contenuti simili ed anche convincenti. La volontà è chiara a tutti diffondere Fake news, ottenere click, per guadagnare sulle visualizzazioni, e spaventare gli utenti.

Verissimo che nelle impostazioni di Google è presente un’area dedicata alle notifiche di esposizione al Covid-19. Molto presto questa novità verrà introdotta anche sui telefoni cellulari supportati da Apple.

Occorre ricordare che l’app potrà essere scaricata solo volontariamente e col proprio consenso.

Scrive l’autorevole Il Sole 24 ore : “È dal 10 aprile che sappiamo dell’alleanza (inedita senza dubbio ma non inesplicabile) tra Apple e Google per fornire una piattaforma di tracciamento del Covid-19 da mettere a disposizione delle autorità sanitarie per realizzare app nazionali. Si scrive e si parla di Immini, l’app italiana realizzata da Bending Spoons, quasi ininterrottamente da oltre due mesi. Peraltro, se stiamo su Immuni, sono stati espressi in radio, tv e su carta dubbi e perplessità sulla gestione di questa operazione fin dalla convocazione della task force di 74 membri. Di tutti i grandi e più oscuri misteri della tecnologia il digital contact tracing è di sicuro quello più illuminato dai fari dei media. Ora, è sempre bene non dare mai nulla per scontato perché quando a muoversi sono le grandi

piattaforme il pensiero automatico va all’impero del male, Dart Fener e il Grande Fratello. Sospettare è sempre lecito ma occorre approfondire e studiare”.

Abbiamo paura della fine della nostra privacy a causa di Immuni, ma abbiamo consegnato i nostri dati personali a tantissime piattaforme durante tutto il lockdown senza nemmeno rendercene conto.

Capita…nelle migliori famiglie!!!

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