“Il Grinta”, una solida commedia western

Articolo di Gordiano Lupi

Il Grinta (True Grit) rivisto su Rai Movie, a distanza di oltre cinquant’anni dalla prima visione in sala, è un film invecchiato molto bene, una solida commedia western interpretata da par suo da un grande John Wayne (Oscar attore protagonista) e da un giovane Glen Campbel. Non solo, si fa notare anche una spigliata ventiduenne che si fa chiamare Kim Darby (Deborah Zerby è il vero nome), nel ruolo della ragazzina petulante che convince lo sceriffo a dare la caccia al killer del padre. Il film riscuote un buon successo di critica e di pubblico, tale da convincere nel 1975 a realizzare un sequel intitolato Torna El Grinta, diretto da Stuart Millar e interpretato da John Wayne, al penultimo lavoro, oltre a Katharine Hepburn. Terzo sequel, solo televisivo, nel 1978 (Un uomo di carattere) e un remake nel 2010 diretto dai fratelli Coen. La storia deriva dal romanzo di Charles Portis, uscito a puntate su una rivista d’appendice, che viene sceneggiato a dovere da Marguerite Roberts, impostando una storia di vendetta su note leggere, un impianto di fondo comico – sentimentale, dove si inserisce bene il tipico personaggio da burbero con il cuore d’oro interpretato da John Wayne. Il sale della commedia è costituito dalla presenza della ragazzina che convince i due pistoleri ad accettarla nel viaggio alla ricerca dell’assassino di suo padre, imbastendo comici siparietti a base di battute e di situazioni esilaranti. Film fotografato molto bene da Lucien Ballard negli ampi spazi della contea di Ouray, nel Colorado, montato con rapidità da Warren Low (128’ minuti perfetti) e dotato di sontuose scenografie che si alternano ad alcune sequenze in studio con fondali dipinti. Attori molto bravi, come già detto, tra tutti l’esperto John Wayne (doppiato da Emilio Cigoli) in un ruolo congeniale da sceriffo alternativo, duro e spigoloso, mezzo ubriacone e sempre in cerca di denaro, in ogni caso sostenuto da un grande senso della giustizia. Kim Darby sa il fatto suo come ragazzina pestifera, anche se il regista in un primo tempo avrebbe voluto Mia Farrow, ma la protagonista di Bonanza e di altri telefilm del periodo si presta bene al ruolo, visto che dimostra meno anni della sua età anagrafica. Glen Campbel è un ranger texano che si unisce ai nostri due eroi perché cerca anche lui lo stesso criminale e contribuisce ad aumentare le possibilità comiche e avventurose del racconto. Bravissimo l’esperto Henry Hathaway, specializzato in western e grande direttore di attori famosi, dei quali non subiva per niente la personalità. Il Grinta è uno dei suoi ultimi film, prima di cessare l’attività nel 1974, anche se muore nel 1985. Alcune sequenze di puro cinema western sono da antologia, come il duello a cavallo in cui John Wayne si libera di quattro avversari, ma anche la sequenza del serpente a sonagli nella fossa con la ragazzina prigioniera è molto ben girata. “Il miglior copione che abbia mai letto!”, esclamò John Wayne quando fu scritturato per la parte. Il Grinta è un western molto convenzionale, ma l’impegno dell’attore nel recitare il ruolo dello sceriffo Cogburn è tale che con il suo personaggio vince l’unico Oscar di una spettacolare carriera. Per questo la famosa frase, con riferimento al personaggio di Cogburn, guercio da un occhio: “Se l’avessi saputo prima, mi sarei messo quella benda 35 anni fa!”. Un film da recuperare per chi ama il buon cinema, non solo di genere western.

Regia: Henry Hathaway. Soggetto: Charles Portis (romanzo True Grit). Sceneggiatura: Marguerite Roberts. Fotografia: Lucien Ballard. Montaggio: Warren Low. Scenografia: Walter H. Tyler, Ray Moyer, John Burton. Musiche: Elmer Bernstein. Costumi: Dorothy Jeakins. Trucco: Jack Wilson. Casa di Produzione: Paramount Pictures. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 1969. Genere: Wester. Durata: 128’. Titolo Originale: True Grit. Interpreti: John Wayne (Reuben J. “Rooster” Cogburn), Glen Campbell (La Boeuf), Kim Darby (Mattie Ross), Jeremy Slate (Emmett Quincy), Robert Duvall (“Lucky” Ned Pepper), Dennis Hopper (Moon), Strother Martin (colonnello Stonehill), Jeff Corey (Tom Chaney), Donald Woods (Barlow), James Westerfield (giudice Parker), John Fiedler (avvocato Daggett), James McEachin (ufficiale giudiziario del giudice Parker), Vince St. Cyr (Gaspargoo).

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