Il Guiness dei primati, e co-fondatore delle Pizzerie Di Giovanni di Palermo, Diego Di Giovanni, ha lasciato questa vita, aveva 73 anni

Articolo di Bartolomeo Di Giovanni

Diego era conosciuto con lo pseudonimo di Mago Odino, dal carattere estroso e con la sua verve artistica, lascia a Palermo un indelebile ricordo. Fin da giovanissimo coltivava la passione per la pittura, scultura, la musica e la prestidigitazione. Ha vissuto da vero artista, negli anni ’90 , in occasione dei mondiali di calcio, girava per le strade di Palermo, con un furgone cromato verde bianco e rosso, distribuendo gadget e bandiere, ed esibendosi con le performance da prestigiatore e illusionista.

Nel corso di questi anni ha accumulato centinaia di dipinti, sculture, e opere di vario genere, ma non volle mai esporsi al pubblico. Diceva con tono ironico che l’arte è dei geni, ed i geni non devono apparire, ma devono vivere come fantasmi e quindi suscitare timore.

Seppe unire il suo lavoro da ristoratore con la passione per la creatività, considerava la vita una avventura da vivere ogni momento. Spesso di notte si recava in riva al mare, da dove , con il suo telescopio, osservava le stelle, ed in compagnia della risacca, contemplava la natura.

Nel 1996, con il fratello Peppino, realizzarono la pizzeria e la pizza più piccola del mondo tale da essere annoverato nel Guinness dei primati, furono ospiti a RAI Uno mattina, ed in varie trasmissioni nazionali. Lo stesso anno l’opera fu recensita da un giornale finlandese. Insomma, Diego resterà il personaggio che la sua città non potrà dimenticare, non solo per il personaggio quale era, ma per la sua estrema generosità.

Le nostre più sentite condoglianze alla vedova

Santina Failla, con i figli: Carmen, Bartolo ed Elisa, ai nipoti Alessio e Beatrice, alla suocera Antonietta, ai fratelli Bartolomeo, Giovanni, Peppino, Salvatore, Lia, Ottavio , ai cognati: Antonietta, Pina, Enza, Mimma, Piero, Graziella. ed al nipote: il poeta Theo Di Giovanni, che ha dichiarato di non voler far morire le opere dello zio, con molta probabilità sarà organizzata una serata in sua memoria. La figlia Elisa, artista anche lei, si è unita all’idea del cugino.

La Repubblica dei poeti, si associa al dolore dei familiari.

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