“Il mistero scorre sul fiume”, una pellicola interessante e macchinosa

Articolo di Gordiano Lupi

Presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard, non si può dire che sia un film dinamico e rapido, tutt’altro, ma presenta alcuni pregi non tanto come film giallo o poliziesco, quanto a livello di cinema esistenziale. Forse 102’ sono troppi per le cose da dire e ci sta che il montaggio di Mattieu Laclau sia un po’ troppo compassato, ma la fotografia sporca di Chengma Zhiyuan è intensa e plumbea, così come le scenografie anni Novanta di Chang Menglun sono ottime. Non conosco la cinematografia cinese, ma il regista ci sa fare con la macchina da presa, usa la soggettiva e il piano sequenza, riprende ampie panoramiche di un villaggio della Cina rurale, in una zona dove scorre un fiume, teatro del mistero da dipanare. Come anticipato il giallo si risolve nel modo più scontato, ma non è tanto la caccia al folle serial killer la parte migliore della pellicola, quanto l’analisi psicologica della personalità di un ispettore di polizia tormentato dalla possibile nascita di un figlio con problemi mentali. Interessante il discorso sulla crisi del cinema negli anni Novanta, che resta in sottofondo, caratterizzato con una grande sala cinematografica dismessa e smontata pezzo per pezzo per far posto agli uffici del commissariato. Molto suggestiva la scena in cui l’ispettore esce dalla sala con un pezzo di pellicola in mano e scorre le immagini, mentre subito dopo alcune stupende panoramiche ci portano sul fiume e nei luoghi suggestivi dove si sviluppa il mistero. Ambientazione affascinante in una cittadina campestre flagellata dalle piogge che rende il tono del film crepuscolare e autunnale, costruzione scenica ideale per il tipo di storia narrata. Colonna sonora suggestiva e classica, una sonata di Beethoven per pianoforte che scorre anche sui titoli di coda. Il mistero scorre sul fiume arriva in Italia in lingua originale con i sottotitoli, che rendono complesso seguire una pellicola di per sé macchinosa e compassata. In Cina il film è stato un successo clamoroso al botteghino, pur essendo cinema indipendente tratto da un romanzo noir di Yu Hu: un incasso pari a 42 milioni di dollari nelle prime due settimane di programmazione. Un film interessante, da vedere, per un pubblico preparato che non si attenda un classico film giallo o poliziesco.

Regia: Shujun Wei. Soggetto: Errore in riva al fiume di Yu Hua. Sceneggiatura:Kang Chunlei, Wei Shujun. Fotografia: Chengma Zhiyuan. Montaggio: Mattieu Laclau. Scenografia: Chang Menglun. Costumi: Su Chao. Produttori: Tiang Xiaohui, Huang Xufeng, Li Chan, Shen Yang, Wang Caitao. Casa di Produzione: KXKH Film. Distribuzione (Italia): Wanted Cinema. Interpreti: Yilong Zhu, Chloe Maayan, Tianlai Hou, Tong Lin Kai, Chunlei Kang. Durata: 101’. Paese di Produzione: Cina. Genere: Poliziesco, Noir, Drammatico.

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