Ci sono nomi, storie, persone, che inevitabilmente diventano dei simboli per le loro scelte, per le loro parole.Uno di questi è #liberograssi Imprenditore , fu il primo a spezzare il silenzio contro le richieste estorsive di Cosa Nostra con una denuncia pubblica.Il 10 gennaio 1991 è il giorno in cui il Giornale di Sicilia pubblica una lettera che cambierà per sempre la percezione sociale del fenomeno mafioso del racket delle estorsioni. La lettera è quella di Libero Grassi. Un imprenditore, una persona normale, che si rivolge pubblicamente al suo “caro estortore” – con pacatezza ma anche con fermezza – per invitarlo a non insistere nella sua richiesta estorsiva ché tanto lui non avrebbe mai pagato. Fino a qual momento le estorsioni delle famiglie mafiose agli imprenditori e commercianti erano, nei fatti, un affare privato tra estorti ed estortori. Altri, prima di Libero, si erano ribellati all’imposizione mafiosa ma lo avevano fatto provando a resistere da soli,nel silenzio, finendo per soccombere alla violenza mafiosa. Libero, invece, sceglie la comunicazione pubblica come azione di difesa e di contrasto alla richiesta estorsiva, nella speranza – purtroppo vana – di trovare sostegno e solidarietà nei suoi colleghi imprenditori ma anche di attenzione da parte delle forze dell’ordine.Accadrà esattamente il contrario. Libero non sopravviverà. Il 29 agosto 1991 e’ stato vilmente assassinato. Lo uccise, certamente, la mafia. Ma anche il colpevole silenzio di chi lo lasciò solo in quella battaglia.Tuttavia, Libero non è morto invano. Sopravvive il suo coraggio,il suo esempio.
Il ricordo di Libero Grassi nel giorno dell’anniversario della morte, 29 agosto 1991
Salvatore Scelfo
Salvatore Scelfo , 56 anni , sposato e padre di Francesca vive a Palermo .Dopo il diploma al liceo linguistico, mi sono iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Palermo, ma alla fine del 1983 ho deciso di abbandonare gli studi per partecipare al corso lungo confederale della Cisl presso il Centro studi di Firenze. Nel maggio del 1985 sono stato chiamato a guidare la Filca Cisl del comprensorio Termini-Cefalù-Madonie fino al 1992, anno nel quale sono stati accorpati i comprensori e sono entrato nella segreteria Filca Cisl provinciale di Palermo . Dal settembre 1995 sono stato chiamato ad occuparmi della Cisl zonale delle Madonie fino al dicembre 2000, anno in cui vengo eletto segretario generale della Filca Cisl di Palermo. Nel luglio 2012, mi trasferisco a Roma perché chiamato ricoprire il ruolo di segretario nazionale della Filca Cisl , incarico ricoperto fino al giugno 2017. Per la federazione, ho avuto la responsabilità del Dipartimento Legalità, Giovani ed Immigrati nonché la responsabilità della formazione dei quadri sindacali della categoria e delle politiche organizzative.Ho ricoperto l’incarico di Responsabile del dipartimento legalita’ fino al 31 agosto 2018 . Nel giugno 2018 mi sono candidato Sindaco nel mio Comune Alimena , dove sono attualmente consigliere e capogruppo consiliare della lista Alimena Futura . Da quest’anno coordinatore del comitato di azione civile Palermo Lavoro di Italia Viva a Palermo .