Il segreto di una famiglia è cinema iberico tradizionale che porta il melodramma alle estreme conseguenze, corretto al latinoamericano per il gusto della soap-opera e della storia familiare. La cinematografia argentina è la più ispanica del Sudamerica, Trapero non fa eccezione alla regola, scrive una storia intensa, permeata di torbido erotismo e di tensioni familiari, basata su un segreto che sarà svelato soltanto in un convulso finale. Thriller erotico (con alcune sequenze molto spinte), in parte, ma d’autore, girato con mano ferma, tra soggettive e piani sequenza, panoramiche paesaggistiche, fotografia lucida e solare, suggestiva colonna sonora dal taglio romantico con musica franco – ispanica. La sceneggiatura (sempre di Trapero) avrebbe potuto essere meno confusa, ma i personaggi sono ben descritti, presentano una personalità decisa, in fondo il regista è interessato soprattutto ai rapporti psicologici tra le due sorelle e alla relazione con i genitori. La trama si racconta in poche righe, basata sul ritorno a casa di una sorella (Eugenia) dopo quindici anni di assenza, a causa di un ictus che ha colpito il padre, di cui si sta occupando la sorella Mia, sempre rimasta a Buenos Aires accanto ai genitori, nella fazenda La Quietud. Il ritorno della sorella maggiore sconvolge i complessi equilibri familiari e fa riemergere mai sopiti rancori, con una madre snaturata che non prova alcun affetto per la figlia minore e che riversa tutto il suo amore su Eugenia. Il rapporto tra Mia e il padre, invece, è molto forte, al punto che lei definisce il genitore l’uomo della sua vita. Tornano a galla anche vecchi amori, fiamme del passato e relazioni condivise tra sorelle, con una gravidanza isterica e una decisione finale abbastanza sconvolgente. Non diciamo altro sulla trama, a parte il fatto che è molto collegata alla storia dell’Argentina e al triste periodo della dittatura militare del generale Videla. Interpreti molto bravi, soprattutto Martina Gusmán (moglie del regista e attrice preferita) nel ruolo della figlia non voluta dalla madre, anche se non è da meno Bérénice Bejo nei panni della sorella Eugenia. Il film ruota tutto attorno alle due protagoniste e alla rete di relazioni e affetti che le unisce anche a distanza di quindici anni. Il segreto di una famiglia è una scoperta interessante di un regista (sceneggiatore e montatore, persino produttore) per me (colpevolmente) poco noto, fatta grazie a Rai Movie, vero cineclub televisivo che gode di una programmazione per veri cinefili curata da Alberto Farina.
Titolo Originale: La Quietud. Lingua Originale: Spagnolo. Paese di Produzione: Argentina: 2018. Durata: 117’. Genere: Drammatico. Regia: Pablo Trapero. Soggetto e Sceneggiatura: Pablo Trapero, Alberto Rojas Apel. Montaggio: Pablo Trapero, Alejandro Brodersohn. Produttori: Mélita Toscan du Plantier, Axel Kuschevatzky, Pablo Trapero. Distribuzione (Italia): Bim Distribuzione. Interpreti: Martina Gusmán (mia), Bérénice Bejo (Eugenia), Graciela Borges (Esmeralda), Joaquín Furriel (Esteban), Édgar Ramirez (Vincent), Isidoro Tolcachir (Augusto), Noemí Sayago (Raquel).