Emanuele Mattana, in perfetto stile Joe D’Amato, scrive sceneggia e dirige una variazione d’autore sul tema zombi, in questo caso il contagio proviene da un virus prodotto da disattenzione umana e da un modo scorretto di lavorare da parte di un’azienda dismessa. In rapida sintesi la trama. Un gruppo di ragazzi ha organizzato un rave party ed è svanito nel nulla. Tre amici, conoscenti dei dispersi, decidono di andare alla ricerca dei loro coetanei, perché hanno indicazioni più dettagliate su dove potrebbero essere andati. Strada facendo passano accanto a una vecchia azienda abbandonata e decidono di entrare. A questo punto comincia il film dell’orrore, il thriller ansiogeno e claustrofobico, tra inattese scoperte e colpi di scena impensati. Un’antica leggenda narrata dai vecchi troverebbe conferma, nonostante lo scetticismo iniziale, forse esistono davvero gli uomini invisibili che vivono nel sottosuolo e pretendono silenzio. Forse il rave party ha risvegliato qualcosa che doveva starsene quieto negli antichi cunicoli abbandonati. Ma non andiamo oltre …
Produzione indipendente girata molto bene da Mattana con movimenti di macchina mai banali e scontati, inquiete soggettive, fremente macchina a mano, intensi campi e controcampi, molto dialogo, ma ridotto all’osso, recitato come si parla nella vita reale. Non era scontato. La sceneggiatura è ben scritta, apre la porta ai colpi di scena, anche se un montaggio più rapido avrebbe giovato alla suspense, comunque presente in dosi massicce dopo i primi quaranta minuti di pellicola. Il film dura quasi due ore, quindi va visto con calma e con una certa preparazione, soprattutto è consigliato a chi ama il tema zombesco, gli effetti speciali splatter e gore, a base di schizzi di sangue e omicidi. Mattana rende omaggio a tutto il cinema italiano degli anni Settanta e Ottanta, si notano riferimenti più o meno espliciti a Umberto Lenzi (Incubo nella città contaminata), Lucio Fulci (Zombi 3), Andrea Bianchi (Zombi Horror), Claudio Fragassso e Bruno Mattei (Virus, Rats-Notte di terrore). La locandina che sfoggia il titolo Inverno mostra la lettera v cangiare in f per far capire quel che si potrebbe scatenare, ma anche per omaggiare l’omonimo film di Dario Argento. Ben visibile la metafora sulla malattia che non lascia scampo (in questo senso va letta la dedica alla madre), oltre a una decisa denuncia sociale con attenzione ai virus prodotti dall’uomo, alla vaccinazione sperimentale e all’isolamento fisico. Fotografia livida e spettrale, che passa dai toni verde acqua a un angoscioso blu notte; scenografia decadente e spoglia, per un film ambientato in gran parte tra le mura di una fabbrica in abbandono. Buona la recitazione dei giovani interpreti, nessuno di loro attore professionista, ben diretti da un regista che predilige un’impostazione teatrale. Ottime dissolvenze fanno passare da una sequenza all’altra in maniera soft, accompagnati da una colonna sonora angosciante, tipica di un horror demoniaco e soprannaturale. Un film claustrofobico a base di sequenze concitate e di omicidi cruenti, con buona introspezione psicologica dei personaggi, sostenuto da una scrittura consapevole. Buoni effetti zombeschi che nel finale si fanno più intensi. Il film è stato interamente girato nella provincia di Varese nel corso del 2022. Presentato al pubblico con una conferenza stampa il 14 novembre 2023, presso il cinema MIV di Varese. La data di uscita in sala è prevista per il prossimo 5 dicembre al Cinema Multisala Impero di Varese. Inverno merita la visione, una buona diffusione e qualche premio nei vari festival horror che si tengono nella nostra penisola. Consigliato.
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Emanuele Mattana. Montaggio VFX: Michele Saporito. Audio FX: Emilio Colussi. Colonna Sonora: Marco Giardina. Fotografia: Luca Alberti. Make up: Emanuele Mattana, Annabell Papa. Dati tecnici: Colore / AUK 5,1 / Formato 2k. Genere Horror / drammatico. Durata 113’. Paese di Produzione: Italia, 2023. Lingua: Italiano. Produzione e Distribuzione: EM Productions. Data uscita cinema: 5/12/2023, Cinema Multisala Impero Varese (Unici Cinema). Interpreti: Simone Murru, Michela Mura, Alessandro Picchi, Luca Scarabelli. Patrocinato da: Comuni di Varese, Cuveglio, Cuvio ,Casalzuigno, Duno e Rancio Valcuvia; Protezione Civile di Rancio Valcuvia; Comunità Montana Valli del Verbano; Liceo Artistico A. Frattini.