Uberto Pasolini è bravo, gira un film quando ha un’idea forte da mettere su pellicola, come questa rivisitazione degli ultimi canti dell’Odissea, utile per approfondire il rapporto tra padre e figlio, parlare della relazione coniugale e condannare la presunta necessità delle guerre. Nowhere Special – Una storia d’amore (2020) è il suo ultimo film che abbiamo visto, incentrato sul rapporto padre – figlio e su un tema drammatico come la vita di un bambino dopo la morte del padre. Pasolini è produttore e autore dotato di uno stile britannico – in ogni caso europeo – più che italiano, realizza opere di respiro internazionale, intrise di profonde motivazioni sociali, introspettive, per niente provinciali. Itaca – Il Ritorno è fotografato splendidamente dal greco Marius Panduru, ben ambientato tra Corfù e il Peloponneso con una scenografia curata nei minimi particolari da Giuliano Pannuti, oltre ai costumi realistici di Sergio Ballo. Il montaggio di David Charap risente di alcuni tempi lunghi, dovuti a una storia che si dipana per 116’, ma visto il taglio del racconto risultano essenziali per la narrazione. Pasolini sceneggia il ritorno a Itaca di Odisseo, la morte del cane Argo – il solo a riconoscerlo insieme alla nutrice -, la solidarietà con il pastore Eumeo e la strage dei Proci grazie al mitico arco che solo lui riesce a maneggiare. Telemaco non è tenero con il padre quando si rende conto che ha vagato per dieci anni invece di tornare subito a casa, ma l’aiuta nell’impresa per poi partire verso nuove avventure, mentre Odisseo lordo di sangue viene lavato e purificato da una ritrovata Penelope. La coppia deve ricostruire il futuro, sarà importante dimenticare tutto quel che è stato per andare avanti, grazie a un grande amore che ha resistito molto tempo alla lontananza. La sceneggiatura (del regista con gli inglesi Collee e Bond) non trascura niente, neppure le figure basilari dei Proci, il lavoro di Penelope disfatto di notte e compiuto di giorno, anche se pare troppo romantica la figura di Antinoo (Kenzari) e ribelle più del dovuto quella di Telemaco. Uberto Pasolini ha idee chiare in materia, a suo parere non avrebbe avuto senso rifare gli ultimi canti dell’Odissea, nudi e crudi. Itaca – Il Ritorno è una rilettura in chiave metaforica e moderna di un testo classico, visti i tempi bui che stiamo vivendo è anche un atto di accusa contro ogni guerra, contro tutti gli spargimenti di sangue. Bravissimi i due protagonisti, sia un riflessivo Ralph Fiennes, che rende bene Odisseo macerato da dubbi e dolore, sia un’intensa Juliette Binoche come addolorata Penelope. Bravo anche il nostro Claudio Santamaria (tra i pochi italiani del cast) che interpreta Eumeo, così come sono credibili Charlie Plummer nei panni di Telemaco e Angela Molina della nutrice Euriclea. Un film interessante per la bellezza delle immagini e per la ricostruzione degli ambienti, ma anche per il modo in cui il regista rende attuale una storia antica. Un buon lavoro, atipico per il nostro cinema, anche perché Uberto Pasolini è autore molto più britannico che italiano.
Regia: Uberto Pasolini. Soggetto: Odissea di Omero. Sceneggiatura: Uberto Pasolini, John Collee, Edward Bond. Montaggio: David Charap. Fotografia: Marius Panduru. Musiche: Rachel Portman. Scenografia: Giuliano Pannuti. Costumi: Sergio Ballo. Produttori: Uberto Pasolini, James Clayton, Roberto Sessa, Konstantinos Kontovrakis. Produttori Esecutivi: Ralph Fiennes, Giorgos Karnavas. Torsten Poeck, Andrew Karpen. Distribuzione (Italia): 01 Distribution. Titolo Originale: The Return. Paesi di Produzione: Italia, Regno Unito. Durata: 116’. Genere: Drammatico. Interpreti: Ralph Fiennes (Odisseo – doppiato da Massimo Lopez), Juliette Binoche (Penelope), Charlie Plummer (Telemaco), Tom Rhys Harries (Pisandro), Marwan Kenzari (Antinoo), Claudio Santamaria (Eumeo), Ayman Al Aboud (Indio), Amir Wilson (Filezio), Francesco Bianchi (Anfimedonte), Nicolas Retrivi (Eleno), Adel Ahmed (Agelao), Stefano Santomauro (Thoas), Moe Bar-El (Elato), Aaron Cobham (Leode), Nicolas Retrivi (Eleno), Bruno Cassandra (Promaco), Cosimo Desil (Euridamante), Angela Molina (Euriclea), Paolo de Candia (Laerte), Jamie Andrew Cutler (Eurimaco), Alberto Boubakar Malanchino (Eurinomo), Magaajyia Silberfeld (Melanto), Hugh Quarshie (Anfinomo), Amesh Edireweera (Leocrito), Pietro Pasqualetti (Agenore), Giorgio Antonini (Iro).