Il risveglio del male è un sequel de La casa, in particolare dell’ultima pellicola del ciclo – L’armata delle tenebre -, prodotto da Sam Raimi (autore dei primi film), sceneggiato e diretto da Lee Cronin, per portare a termine una vecchia idea. Di fatto il regista ha girato quello che gli intenditori in materia definiscono un reebot, un nuovo inizio di una vecchia serie, sganciato dall’originale, ambientato in un contesto urbano degradato, a parte alcune scene iniziali in una casa sul lago, che si comprendono solo nel finale. Tutto è stato girato in Nuova Zelanda, location insolita e suggestiva, con scenografie interessanti, sia di interni che esterni. Il film piacerà ai nostalgici dello splatter e del gore più che agli amanti del cinema horror di atmosfera – pur soprannaturale e demoniaco -, che cercano nella sceneggiatura un minimo di tensione narrativa. Il regista è bravo a creare momenti di suspense, realizza effetti speciali in digitale efficaci, ma difettano un soggetto degno di questo nome, dialoghi veri e una trama credibile. Tutto accade troppo rapidamente, non facciamo in tempo a conoscere i personaggi della storia che li troviamo precipitati in un vortice di possessione demoniaca degno del peggior video gioco. L’azione passa da un lago che ricorda l’ambientazione di Venerdì 13 a una casa spettrale di un quartiere cadente di una grande città dove una scossa di terremoto scoperchia misteri ancestrali. Lo sterminio è in agguato, una lotta feroce contro entità soprannaturali rievocate da una formula esoterica che in passato aveva mietuto vittime, lascerà cadaveri sul campo e mostri pronti a colpire ancora. Fotografia scurissima, quasi buia, per lasciare campo libero agli effetti speciali più truculenti; montaggio rapidissimo, in gran parte consequenziale, se escludiamo incipit e raccordo finale. Colonna sonora volutamente sgradevole, adeguata al tema. Un bagno di sangue (vero e proprio), un eccesso di particolari macabri, un sacco di citazioni sparse – da Non aprite quella porta a Harry pioggia di sangue – per un adolescent-movie che conquisterà il cuore dei consumatori di video giochi ma che non può piacere a un cinefilo. Nonostante tutto ce lo siamo visto dall’inizio alla fine come se fosse stato Il ferroviere di Pietro Germi, titoli di coda compresi. Solo per veri appassionati di horror.
Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Lee Cronin. Fotografia: Dave Garbett. Montaggio: Bryan Shaw. Musiche: Stephen McKeon. Scenografia: Nick Bassett, Gareth Edwards. Costumi: Sarah Voon. Produttore: Robert Tapert. Produttori Esecutivi: Sam Raimi, Bruce Campbell, Macdara Kelleher, John Keville, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Romel Adam, Richard Brener. Case di Produzione: Warner Bros Pictures, New Line Cinema. Titolo Originale: Evil Dead Rise. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, Nuova Zelanda. Anno: 2003. Durata: 97’. Genere. Horror. Interpreti: Lily Sullivan (Beth), Alyssa Sutherland (Ellie), Morgana Davies (Danny), Gabrielle Echols (Bridget), Nell Fisher (Kassie), Richard Crouchley (Caleb), MIrabai Pease (Teresa), Anna-Maree Thomas (Jessica), Jayden Daniels (Gabriel), Billy Reynolds-McCarthy (Jake), Tai Wano (Scott).