“La cornucopia di Primavera”, il primo numero ufficiale di Articoli Liberi

Articolo di Gordiano Lupi

E dopo il numero Zero (fascicolo di prova) ecco il primo numero ufficiale di Articoli Liberi, rivista internazionale di narrazioni, poesie, culture, traduzioni, in una parola di letterature, selezionate in 120 pagine (per 9 euro – abbonamento a 4 numeri, euro 36) da Franco Malanima – che la dirige – e da un’infaticabile redazione guidata da Alex Marcolla, composta da Glenda Dollo, Lea Abbondanza, Marisa Paladino, Edoardo Poli e Subhaga Gaetano Failla. In questo numero abbiamo i disegni di Olivier Cardin, artista parigino che con le sue opere originali accompagna la parte scritta. La rivista ha sede ad Annecy, dove si celebra ogni anno uno stupendo festival del cinema italiano, i disegni sono stati selezionati al tavolo di un bar della cittadina francese, sfogliandoli uno dopo l’altro, come se il tempo non fosse passato dagli anni Ottanta del secolo scorso. La copertina è dell’artista Kelly Wilder, in perfetta sintonia con il numero zero, un volto femminile coloratissimo, dipinto con tonalità rosse e blu. Tra le cose pregevoli di questo numero segnaliamo un estratto dal romanzo di Elisa Ruotolo (Io desideravo, Feltrinelli), i versi di Chad Norman, un racconto surreale di Virgilio Piñera (Lo que vino a salvarme), un racconto di Elena Soprano, quindi autori di ogni latitudine, non solo italiani, poesie inedite tradotte dall’inglese e dal greco, estratti di romanzi di successo, storie di perfetti sconosciuti, in ogni caso tutto di alto livello. La domanda che ci facciamo è sempre la stessa – non è provocatoria, perché pure noi ci crediamo, pubblichiamo (dal 1999) una rivista, in digitale e (aperiodicamente) su carta (www.ilfoglioletterario.it): Ha ancora senso, negli anni Venti del Duemila, pubblicare una rivista letteraria? Noi e Franco Malanima pensiamo di sì, crediamo che serva un momento di riflessione colto, non mordi e fuggi, così come sono necessarie edicole e librerie. A tal proposito leggete l’intervista a Francesca Vannucchi, avamposto culturale di quartiere in quel di Bologna, che si ostina a tenere aperto uno spaccio di quotidiani, riviste, fumetti e libri. Simili luoghi, che ogni giorno serrano le saracinesche, sono necessari come il pane …

Related Articles