La perfetta combinazione di turismo e digitalizzazione, conoscenza storica e valorizzazione del patrimonio liquido elaborata dal progetto del Water Museum of Venice e dal Global Network of Water Museums ha attirato l’attenzione di un progetto/itinerario della Campania. L’emergenza idrica mondiale, legata alla carenza della risorsa e all’inquinamento delle falde e degli habitat acquatici, sollecita un intervento da parte di tutti: le istituzioni e i cittadini. Ciò che risulta fondamentale è creare network per la condivisione delle migliori esperienze che esistono sul territorio nazionale e internazionale nella tutela del patrimonio idrico.
L’Associazione culturale “Paese dell’Acqua” nasce nel dicembre 2015 nel comune di Sassinoro, ove per anni l’amministrazione comunale grazie a Marco Iamiceli, organizza la manifestazione “Sassinoro Paese dell’Acqua”. L’esperienza di “Sassinoro Paese dell’Acqua” nasce grazie alla ricchezza di sorgenti e fontane pubbliche presenti nel piccolo centro di Sassinoro, in provincia di Benevento. La necessità di tutelare un così grande patrimonio idrico e di diffondere i concetti della cura dell’ambiente porta i protagonisti e attivisti del Comune beneventano ad immaginare ed organizzare un evento in occasione della giornata mondiale dell’acqua con il quale avviare un confronto sui temi della gestione, tutela e preservazione delle risorse idriche. Nel tempo, “Sassinoro Paese dell’Acqua” diventa un punto di riferimento nella Valle del Tammaro che coinvolge professionalità provenienti da tutta l’Italia e dall’estero.
La costituzione dell’associazione culturale “Paese dell’Acqua” è il naturale sviluppo di un processo iniziato nel 2008 e che vuole parlare un linguaggio innovativo, caratterizzato dalla più ampia indipendenza e dalla possibilità di aprirsi ai contributi e alle idee di chiunque abbia a cuore il patrimonio idrico. L’associazione si pone l’obiettivo di trattare il tema della valorizzazione e tutela delle risorse idriche sviluppando una rete nazionale e internazionale di professionalità in grado di raccogliere buone pratiche, di rispondere efficacemente alle criticità dei territori, promuovere studi e ricerche al fine di sviluppare un dibattito caratterizzato da innovazione e sviluppo, realizzando l’auspicio che attraverso le esperienze generate si creino le condizioni per dare il giusto valore ad un tema di enorme rilevanza. Attraverso convegni, workshop e laboratori, si è cercato, nel corso degli anni, di aumentare ad ogni nuova edizione la vocazione formativa e culturale dei partecipanti, ponendo tale risorsa in primo piano, come motivo di sostegno e sviluppo per le generazioni future e per tutti coloro che hanno tra i loro obiettivi, la tutela, la promozione e la salvaguardia del territorio. Infatti, l’Associazione culturale “Paese dell’Acqua”, che collabora con i Comuni beneventani di Casalduni, Campolattaro, Castelpagano, Morcone, Roccabascerana, Santa Croce del Sannio e Sassinoro vuole rilanciare la propria azione di tutela e valorizzazione del territorio e del patrimonio liquido attraverso la digitalizzazione e la creazione di un network internazionale con i musei dell’acqua in tutto il globo. In questo scenario entra anche la componente digitale e la visione tecnologica delle applicazioni per il territorio avviate dal progetto del Water Museum of Venice.
Attraverso la sinergia, che a breve verrà ufficializzata, con il Global Network of Water Museums (WAMU-NET), sostenuto dall’International Hydrological Programme dell’UNESCO, si potranno così collegare le attività educative svolte dal territorio con il resto del mondo, consentendo ai giovani visitatori dei musei di diventare narratori e attori consapevoli del proprio “futuro liquido“, sia che essi si trovino in Europa o in Africa o nelle Americhe. Una sinergia che nasce dalla collaborazione degli attivisti ed esperti di patrimonio liquido della Campania e del Veneto e che punta ad aprirsi al resto del mondo.