E’ iniziata la Fase 2 e naturalmente sembra di vedere due Italie diverse su tv e social. In tv sembra che la ripartenza minima sia stata indolore. Invece sui social sembra esserci stata una sorta di liberi tutti.
I nostri connazionali negli ultimi mesi preoccupati per il pullulare di nuovi neologismi, di cui non conoscevano il significato, hanno preso d’assalto la pagina web della Treccani per cercare termini come: infodemia e pandemia. Adesso, da qualche giorno, si stanno interrogando sul termine “congiunti”. Ma chi sono questi congiunti?
Cerchiamo di scoprire che cosa è successo…
Il premier Conte, nella conferenza stampa del 26 aprile prima di andare a riferire alle Camere, per indicare le persone che è possibile andare a trovare, a partire dallo scorso lunedì 4 maggio, ha messo in crisi i cittadini e anche gli esperti di diritto. Inizialmente, si è pensato che il riferimento fosse relativo ai genitori, alle sorelle, ai nonni e agli zii, ma poi è arrivato un chiarimento da Palazzo Chigi che ha allargato il fronte anche ai compagni, ai fidanzati e agli “affetti stabili.”
Bello immaginare le facce di tutti i componenti della famiglia che, durante la conferenza stampa, si sono fermati a guardarsi negli occhi, chiedendosi a vicenda: “congiunti? Ma noi con chi siamo congiunti? Ma nonno è un nostro congiunto? Ma chissà cosa avrà voluto dirci il Premier…”(espressioni stranite).
Inutile dire che il termine “affetti stabili” ha creato non pochi dubbi e perplessità. Chi sono questi “affetti stabili”, nell’era dove tutto e stabile ma non troppo? O come ci direbbe Zigmunt Bauman “relazioni liquide e legami liquidi” vincoli molto fragili sia nell’ambito della famiglia che della coppia o dell’amicizia.
Già dal giorno dopo sono circolate tantissime ipotesi tra “il serio e il faceto”.
Ma allora, mentre aspettiamo chiarimenti, come fare a capire chi sono “i congiunti”? La Presidenza del Consiglio ha fornito una prima risposta, ma che nell’immediato non è stata soddisfacente.
Molto presto, pare, dovrebbero essere fornite delle FAQ esplicative sul sito della Presidenza del Consiglio che diano lumi su chi si potrà incontrare dai prossimi giorni e su cosa inserire nell’autodichiarazione.
E poi il dramma: ma il modello di autocertificazione cambierà di nuovo, per l’ennesima volta, e bisognerà stamparne un altro? Il panico di tutti quei cittadini che a casa non hanno nemmeno la stampante e che in questi mesi, in certe circostanze, hanno pensato di essere vittime di uno di quegli scherzi organizzati dalla trasmissione “Scherzi a parte”…
Un articolo pubblicato sul sito del Corriere della Sera ha chiarito che è volontà dell’Esecutivo non introdurre una nuova autocertificazione, ma “adeguare” le indicazioni operative al modello già diffuso. Questo, si spera, eviterà che si crei ulteriore confusione sui modelli di autocertificazione da utilizzare per gli spostamenti all’interno della Regione di residenza e quelli al di fuori dei confini regionali.
Inoltre, notizia del Primo maggio, Palazzo Chigi e il Viminale sostengono che, in caso di visita al proprio congiunto, tra cui anche il fidanzato o la fidanzata, non sarà necessario indicarne le generalità per non violarne la privacy. Basterà barrare la casella delle “Visite a congiunti” anche senza motivi di urgenza e non si dovrebbero avere problemi per superare il controllo delle forze dell’ordine senza rischiare una multa. Come se gli italiani avessero prese poche multe, durante questa pandemia…
Sempre del Primo maggio è la notizia che si potranno incontrare i parenti fino al sesto grado. Quindi, per esempio, non solo i cugini, ma anche i figli di cugini. Non si potranno incontrare gli amici e le amiche.
Ad oggi continuano ad arrivare chiarimenti alle molteplici domande ma il popolo web, intanto, cosa sta facendo? Crea Meme e vignette esilaranti.
Tantissimi i meme divertentissimi come quello in cui un carabiniere ad un posto di blocco ferma un uomo chiedendo: “ma tu a questa la ami veramente? Ma quanto la ami? Dimmi la verità ma stai andando dall’amante” oppure un altro meme, gettonatissimo, è quello dei carabinieri che cercano di valutare il grado di coinvolgimento sentimentale dei malcapitato. E il Sud? Noi cittadini del Sud sosteniamo che il Premier non sappia che al Sud siamo tutti “amici, zii, cugini, fratelli, sorelle” e che pertanto il 4 maggio ci sarà la corsa al congiunto così come lo intendiamo noi. Pertanto, è probabile che assisteremo “al liberi tutti” tanto temuto.
Insomma, l’ironia e la satira non manca di certo. Non ci riusciamo proprio a dare a questo Paese una parvenza di serietà. Il buon caro Pier Paolo Pasolini ci direbbe: “Seri bisogna esserlo, non dirlo, e magari neanche sembrarlo!.”