“La gazza ladra”, il grande cinema francese di Robert Guédiguian

Articolo di Gordiano Lupi

La gazza ladra (La pie voleuse) ricalca il titolo della famosa opera di Gioacchino Rossini usando il tema musicale come parte della colonna sonora. Film ambientato a Marsiglia nel quartiere de L’Estaque dove Maria (Ascaride) vive lavorando come assistente domiciliare per alcuni anziani. Tra questi monsieuer Moreau (Darroussin), costretto in sedia a rotelle, è il più affascinato dalla sua compagnia e dice addirittura di amarla. Maria compie piccoli furti nelle varie case in cui lavora per saldare i debiti di gioco del marito Bruno (Meylan), soprattutto ruba alcuni assegni a monsieur Moreau per noleggiare un pianoforte al nipote e per pagargli costose lezioni private. La trama si complica quando il figlio di Moreau scopre i furti ma al tempo stesso s’innamora della figlia di Maria, che comincia a tradire il marito senza inibizioni, così come lui manda avanti la relazione all’insaputa della consorte. Fermiamoci con la trama, abbastanza complicata, che segue i ritmi della commedia degli equivoci, tesse una rete di improbabili situazioni quotidiane, infine si risolve in un finale che rimette a posto i cocci delle diverse esistenze. Guédiguian incontra ancora una volta le strade della sua Marsiglia, lavora con il cast di attori che predilige, gira una storia che ricalca sentieri già battuti ne E la festa continua! come in altre opere più melodrammatiche e sociali. La gazza ladra resta su un piano di leggerezza, anche se il carattere di Maria – così bene interpretato da Ariane Ascaride – è complesso, mai monodimensionale, sempre ricco di sfaccettature. Tra gli attori molto bravo Jean-Pierre Darroussin nei panni di un vecchio uomo di cultura confinato in casa dalla paralisi, in perenne lite con il figlio, fino alla ricostruzione del rapporto quando comprendono di avere difetti molto simili. La morale del film è che nella vita non c’è una morale, quando l’amore sboccia irrefrenabile inutile tentare di legarlo, se ci sono cose belle da cogliere e assaggiare si devono prendere, anche a costo di compiere piccoli furti. La vita comprende anche il diritto al piacere, secondo il regista, molto spesso il superfluo diventa essenziale. Ecco il messaggio che vien fuori da una commedia che segue i ritmi della vita in una Marsiglia solare e affacciata sul mare, tra quartieri popolari e piccoli borghesi affaccendati a condurre modeste esistenze. Fotografia luminosa, montaggio consequenziale e rapido, colonna sonora fantastica che pare una sinfonia al piano, interpretazioni degli attori molto in sintonia con lo scorrere del quotidiano, al punto che sembra di vivere le azioni narrate. Robert Guédiguian è un maestro del cinema francese, scrive una sceneggiatura che non perde un colpo, grazie alla quale il pubblico parteggia per la gazza ladra, perché i suoi piccoli furti sono tutti a fin di bene, servono per sopravvivere. Da vedere.

Regia: Robert Guédiguian. Soggetto e Sceneggiatura: Robert Guédiguian, Serge Valletti. Fotografia: Pierre Milton. Montaggio: Bernard Sasia. Musica: Michel Petrossian. Scenografia: David Vinez. Costumi: Anne-Marie Gaicalone. Produttori: Robert Guédiguian, Marc Bordure. Durata: 101’. Genere: Commedia. Paese di Produzione: Francia, 2024. Interpreti: Ariane Ascaride (Maria), Jean-Pierre Darroussin (monsieur Moreau), Gérard Meylan (Bruno), Grégoir Leprince-Ringuet (Larent), Marilou Assilloux (Jennifer), Lola Naymark (Audrey), Robinson Stévenin (Kevin), Thorvald Sondergaard (Nicolas), Geneviève Minch (Mma Kalbiak), Jacques Boudet (René Toulouse), Géraldine Loup, Sophie Payan, Pascal Reneric, Jean-Jérome Esposito, Cathy Darietto, Michel Petrossian, Maximilien Fussen, Malek Hamzaoui, Ferdinand Verhaeghe.

Related Articles