La giornata dei Calzini spaiati e del bullismo. Primo Circolo Didattico, R. Arfè, Somma Vesuviana

Articolo di Bartolomeo Di Giovanni

“Agisci in modo da trattare l’umanità, sia nella tua persona sia in quella di ogni altro, sempre anche come fine e mai semplicemente come mezzo” I. Kant

Insistere con le giornate dedicate ad una tematica è importante perché i giovani devono abituarsi a considerare la scuola, non solamente, come un luogo ove si apprendono le utili nozioni, c’è anche un’etica informativa e performativa quale seme da coltivare per il futuro.

La società è cosmopolitica ed oggi più che mai diverse culture si incontrano e allora è compito delle istituzioni educare alla diversità, ciò che, apparentemente, potrebbe sembrare antitetico al proprio modo di pensare, in realtà è il modo più diretto per confrontarsi con civiltà che arricchiscono il bagaglio culturale.

Che cosa significa Calzini spaiati , anzi che cosa intende trasmettere tale simbologia? Jung parlò molto di Simboli e delle loro trasformazioni attraverso il dialogo costruttivo, dove c’è il Di-verso C’è Poiesis: capacità creativa. È grazie alla multiculturalità che il progresso potrebbe giungere alla consapevolezza di porre fine ai conflitti distruttivi, creando solamente sofferenze tra i popoli. Una delle piaghe che con enorme difficoltà si cerca di cicatrizzare è il Bullismo e ancora di più, con l’avvento dell’era computazionale, è il cyberbullismo che in questi ultimi anni ha causato vittime tra i giovani. La scuola cerca di arginare il fenomeno attraverso lezioni interdisciplinari affinché il discente possa capire che nell’altro c’è una parte di ognuno.

Queste giornate, utili e significative, sono il compito principale della scuola e della famiglia, cooperare in modo costruttivo senza scontri ideologici. I Calzini spaiati rappresentano la diversità in ogni forma, lo scopo è di sensibilizzare bambine e bambini, ma anche gli adulti, a comprendere, accettare e rispettare l’altro per come è. Perché ciascuno è unico e speciale e le differenze sono fonte di ricchezza.

Il Primo Circolo Didattico Arfè, di Somma Vesuviana, anche oggi ha dato dimostrazione di accogliere le problematiche sociali e trasformarle secondo i canoni etici del dialogo. Ogni allievo ha portato un calzino che è stato appeso in classe rendendo così visibile la bellezza di una poetica, non ideale, non come pensiero fine a sé stesso, ma come segno ineludibile della propedeutica della multiculturalità.

La Dirigente, i docenti, cercano ogni giorno di sensibilizzare gli alunni perché crescano superando gli esempi contorti dalla liquidità dei social-media. Cosa ci si aspetta? C’è ancora una piccola lanterna di Speranza? Assolutamente Sì, altrimenti si vanifica tutto come un obbligo didattico che via via diventa come un albero che non produce più frutti. In-segnare è lasciare il segno a coloro che saranno i protagonisti della società del domani.

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