Le applaudite note musicali della zampogna del maestro Gianmichele Pollicino, hanno dato inizio ai lavori del meeting dedicato alla “narrazione del presepe, modello della tradizione e della storia della cristianità”. L’evento con crediti formativi dedicati ai giornalisti è stato inserito nelle manifestazioni inerenti al mondo della comunicazione in occasione del “Giubileo 2025”. L’organizzazione è stata curata: da UCSI Messina, dall’associazione Archeoclub Area Integrata dello Stretto, dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Ucsi Sicilia. Da ricordare la partecipazione dell’Associazione Amici del Museo, dell’Arciconfraternita dei Catalani, del Museo del Grano, con il progetto grafico di Daniele Asproni e le foto di Novelia Falduto. L’evento è stato ospitato nella chiesa dei “Catalani”, è stato aperto dai saluti di Laura Simoncini presidente UCSI Messina, Rosanna Trovato presidente Archeoclub Area Integrata dello Stretto e da Domenico Interdonato presidente UCSI Sicilia. Prestigiosi i relatori ad iniziare da padre Francesco Gullo OFM Cappuccini, già ordinario di Storia della Chiesa – Istituto Teologico San Tommaso, che ha trattato “L’evento di Greggio letto nel contesto della Chiesa di Innocenzo III – padre Giovanni Amante Protopresbitero Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia Patriarcato di Costantinopoli e Garante dell’infanzia del Comune di Messina, il quale ha parlato del “Natale nella Carne del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo: è lui che glorifichiamo?” – prof. Marco Grassi Storico dell’Arte e giornalista, il quale ha parlato del “Presepe nell’arte a Messina”. Gli interventi sono stati conclusi dal musicologo prof. Valerio Ciarocchi “Cantu priziusu. La musica religiosa come narrazione in note del Natale”. I lavori sono stati introdotti e moderati dalla prof.ssa Rosa Maria Lucifora associato DISU, Università della Basilicata. Le conclusioni sono state affidate a di Salvatore Di Salvo, Segretario Nazionale UCSI, Tesoriere Odg Sicilia e a mons. Cesare Di Pietro Vescovo Ausiliare Arcidiocesi Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela. Il presidente Interdonato, prima della conclusione ha voluto ringraziare quanti si sono adoperati alla felice riuscita dell’evento ad iniziare dalla dell’Arciconfraternita dei Catalani per l’eccellente ospitalità, il “Museo del Grano”, che ha allestito una caratteristica “Cona” e il presepe di cera d’api.
La narrazione del presepe, tradizione e storia della cristianità
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