La ‘P.A. aumentata’ rappresenta uno dei possibili paradigmi nell’implementazione dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico

Articolo di Redazione

“La ‘P.A. aumentata’ rappresenta uno dei possibili paradigmi nell’implementazione dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico. Questa visione innovativa non mira alla riduzione del personale, bensì propone un modello di collaborazione sinergica tra uomo e macchina”. Lo ha dichiarato Carmelo Cutuli, autore del Libro “Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione” (https://amzn.eu/d/0KXRW4l ) nel corso del suo intervento alla conferenza di presentazione del Gruppo di Lavoro Pubblica-Privato su Intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione, tenutosi ieri presso la Sala Mattarella dell’Assemblea Regionale Siciliana. “L’obiettivo principale della P.A. aumentata – ha dichiarato Cutuli – è potenziare le capacità dei dipendenti pubblici, affiancando loro strumenti di IA per aumentare la produttività e l’efficienza. Questo approccio permette di valorizzare le competenze umane, come l’empatia, la creatività e il pensiero critico, integrandole con le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Il risultato di questa sinergia non può che tradursi in un’elevazione significativa della qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese.”

“La P.A. aumentata – si sottolinea – consente di ottimizzare i processi, ridurre i tempi di risposta e migliorare l’accuratezza delle prestazioni, senza sacrificare il capitale umano della Pubblica Amministrazione. In questo scenario, l’IA si configura come un potente alleato del personale pubblico, non come un suo sostituto. Gestendo compiti ripetitivi e analisi complesse di dati, l’IA libera risorse umane che possono essere impiegate in attività a maggior valore aggiunto, migliorando così l’efficacia complessiva dell’amministrazione pubblica.”

“La P.A. aumentata rappresenta quindi – conclude l’autore del libro “intelligenza Artificiale e Pubblica Amministrazione nel suo intervento – una strada virtuosa verso la modernizzazione del settore pubblico, che pone al centro il miglioramento del servizio al cittadino attraverso una collaborazione intelligente tra uomo e tecnologia.” La giornata di lavori, che ha visto una grande partecipazione di amministratori pubblici e dirigenti d’impresa presenti in sala ed, i fuori sede, collegati in videoconferenza, è stato organizzato dall’ANCI Sicilia e dall’Osservatorio per le Policy Transdisciplinari Internazionali. Costituendo il primo di una serie di appuntamenti, che verranno replicati in altre regioni nei prossimi mesi, finalizzati alla creazione di un gruppo di lavoro pubblico-privato che approfondirà i benefici e le criticità legati a tale rivoluzionario e innovativo supporto tecnologico, che cambierà certamente la gestione amministrativa degli Enti pubblici.

Hanno preso parte all’incontro, fra gli altri, Gaetano Galvagno, presidente ARS, Andrea Messina, assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, Mario Emanuele Alvano, segretario generale ANCI Sicilia, Cinzia Rossi, professoressa di Antropologia organizzativa presso la Pontificia Università Antonianium, che ha coordinato i lavori, Carmelo Cutuli, saggista e giornalista, Antonio Naddeo, presidente ARAN, Salvatore La Rosa, presidente UCID Palermo e AIDU Sicilia, Giovanni Lo Faro, presidente AIDP Sicilia, Antonella Marascia, consigliere direttivo regionale Sicilia AIF e Concetto Parisi, presidente Fondo Conoscenza.

Related Articles