La pizza senza glutine riconosciuta quale patrimonio in tutto il mondo

Articolo di Domenico Letizia

Sulla pizza napoletana e l’eccezionalità di tale prodotto pensavamo di aver sentito tutto. Invece, negli ultimi tempi, grazie ad alcuni dibattiti radiofonici e televisivi, una novità proviene dalla Campania dove alla tradizione, alla storia e alle particolarità gastronomiche del territorio, legato alla pizza, si aggiunge la salute umana e la sicurezza alimentare. Parliamo dell’emergere della pizza senza glutine e dei protagonisti di tale lavorazione. Lo chef Marco Amoriello ha raggiunto il successo mondiale grazie alle migliori pizze senza Glutine presenti attualmente sul mercato.

Campione del mondo nella specialità Senza Glutine per ben tre volte (2002-2004-2005) è un personaggio ormai conosciuto anche all’estero grazie alle sue esibizioni televisive e la famosa pizza donata a Papa Francesco nel marzo del 2015. Le intolleranze alimentari vissute sulla propria persona e l’importanza di dover dare sempre il massimo nel mondo della pizza hanno acceso la creatività e la bellezza culinaria di Marco Amoriello, celiaco dal 2003 e attento sostenitore del disciplinare della Pizza Napoletana, che ha ricreato in tutto il mondo per renderla gluten free.

Da tale esperienza nasce la collaborazione dello chef Amoriello con l’Associazione Italiana Celiachia e il continuo impegno nel voler far comprendere a tutti i ristoratori, l’importanza di offrire un servizio “senza glutine”, in grado di far dimenticare al cliente, di avere questo problema alimentare e condividere con tutti il piacere della tavola. Attualmente, dopo i successi raggiunti, svolge il ruolo di giudice nelle manifestazioni più importanti legate al mondo della pizza, divenendo Istruttore della Scuola Italiana Pizzaioli per il settore senza glutine come formatore e consulente per l’apertura di nuovi locali o per locali che vogliono allargare la loro offerta al senza glutine e altre intolleranze.

La pizza è un alimento molto apprezzato sia in Italia che nel resto del mondo. Tuttavia, il 27% della sola popolazione italiana è colpita da celiachia, costretta quindi a rinunciare al gusto invidiato da tutti donato dagli ingredienti della pizza napoletana. Sempre più professionisti, al posto della classica farina per la pizza napoletana, scelgono farine ed ulteriori ingredienti privi di glutine, in modo da non permettere ai celiaci di dover rinunciare alla bontà e al gusto dell’alimento più amato e apprezzato in tutto il mondo.

La pizza senza glutine non deve essere vista diversamente, con pregiudizi, come un compromesso, perché se gli ingredienti della pizza napoletana sono tali da renderla così gustosa ed apprezzata, è pur vero che esistono materie prime di qualità capaci di garantire ugualmente il suo sapore unico. Per riuscire ad incidere anche in questo settore, innovativo quanto antico, bisogna fare la differenza impegnandosi verso la conoscenza di tutti gli alimenti e le lavorazioni che possono e non possono nuocere ai soggetti affetti da celiachia. Lo chef Marco Amoriello, partendo dalla sua storia personale, è riuscito ad affermarsi anche in questo settore.

Foto: Ansa

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