“La ragazza ha volato”, una storia apparentemente disincantata

Articolo di Paolo Quaglia

Quasi diciassettenne triestina vive una vita apatica nel capoluogo friulano. Iscritta all’istituto alberghiero Nadia si compiace nella solitudine vivendo una quotidiana distanza dagli esseri umani. L’incontro fortuito con un ragazzo le darà la forza di costruire sulle macerie di un’esistenza poco soddisfacente e molto anonima. La ragazza ha volato e l’ultimo lavoro di Wilma Labate. La regista propone una storia urbana, dove l’alienazione si accompagna a un’assenza totale di sentimenti. Una Trieste decaduta fa da palcoscenico al mondo giovanile in cui si è smesso di sperare per nascondersi il più possibile. Esistenze anonime che il film presenta come ritratto di un periodo storico dove gli obiettivi sono difficili da inquadrare a pieno.

Sceneggiato dai fratelli Di Lorenzo La ragazza ha volato è una storia apparentemente disincantata che porta in dote la ribellione , quella della ragazza, a scelte obbligate. Il mondo in cui Nadia vive è straordinariamente reale nel suo squallore e rappresenta la condizione in cui molti adolescenti sono immersi. La regista dilata i tempi della narrazione, come nel suo stile, accentuando i sentimenti sopiti e preparando un’esplosione inevitabile della protagonista. In scena va la realtà senza mediazioni, a tratti difficile perfino da credere ma illuminante nell’insieme.

Un ritratto profondo, quello del film, che parla di una formazione immediata e scatenata dal caso. Alma Noce, nel ruolo della protagonista, riesce a trasmettere quella gamma di sentimenti propri del personaggio. La confusione mentale di Nadia si dirada con gli eventi dimostrando saggezza e un’iniziativa necessaria a tramutare i drammi in consapevolezza. I dialoghi funzionano perché mutuati dal vissuto ed esaltano, soprattutto nelle imperfezioni, personaggi che ci si aspettano inseriti da un ambiente conosciuto. La ragazza che ha voltato è un film neorealista che riesce a far riflettere su quanto la consapevolezza sia necessaria per uscire da situazioni poco gradevoli che siano contesto familiare o soprese inaspettate.

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