“La Tosca”, la trasposizione cinematografica del celebre dramma di Sardou

Articolo di Gordiano Lupi

La Tosca (1973) è la trasposizione cinematografica del celebre dramma di Sardou in veste comico – musicale, interpretata da molti nomi importanti della commedia all’italiana. Il film è originale perché La Tosca viene trattata in veste ironica e grottesca con grande ricorso al dialetto romanesco, una maniera insolita di concepire un’opera e di portarla a un pubblico meno preparato. Magni si occupa di tutto, dalla sceneggiatura ai dialoghi, passando per i cori e le canzoni, trasformando il dramma di Flora Tosca in un’opera buffa di taglio romanesco. Non è una parodia, ma una commedia musicale che mette in primo piano ciò che Sardou e Puccini utilizzano come sfondo, ma il risultato finale non ha niente a che vedere con l’opera classica. La critica politica all’Italia contemporanea è più che evidente e la vena da commedia leggera scorre felice. Il regista punta sull’umorismo e fa a meno della retorica, inserendo il solito spirito anticlericale e battute polemiche sulla rivoluzione. Il mix tra commedia brillante e melodramma finale è ben riuscito. Armando Trovajoli cura una splendida colonna sonora. Monica Vitti è una Tosca ironica e innamorata, Gigi Proietti un eroico Cavaradossi, Gassman un perfido barone Scarpia, Umberto Orsini presta il volto al rivoluzionario Angelotti, Bonagura e Fiorentini sono molto divertenti come brigadieri della polizia papalina, per non parlare di un ironico Aldo Fabrizi che da cardinale prega in rima per la vittoria contro Napoleone. Ruoli minori – non meno interessanti nell’economia della commedia musicale – per Davoli e Vitali. La colonna sonora è travolgente, soprattutto per le numerose canzoni in romanesco, tra queste Mia madre è morta tisica (cantano Vitti e Proietti), Canto dei derelitti, Tremate lo stesso (cantano Bonagura e Fiorentini con i Cantori Moderni) e la stupenda Nun je da’ retta Roma, prima cantata da Proietti, ripresa nel finale dalla Vitti con un testo diverso. Un film da recuperare come gran parte della filmografia di Luigi Magni, il cantore della Roma papalina.

Regia: Luigi Magni. Soggetto: Luigi Magni (dal dramma di Victorien Sardou). Sceneggiatura: Luigi Magni. Fotografia: Franco Di Giacomo. Montaggio: Ruggero Mastroianni. Musiche: Armando Trovajoli. Scenografia e Costumi: Lucia Mirisola. Trucco: Nilo Jacoponi. Produttori: Franco Committeri, Ugo Tucci. Case di Produzione: Quasars Film Company, UTI Produzioni Associate. Distribuzione (Italia): Titanus. Genere: Commedia Musicale. Durata: 104’. Paese di Produzione: Italia, 1973. Interpreti: Monica Vitti (Floria Tosca), Gigi Proietti (Mario Cavaradossi), Vittorio Gassman (barone Scarpia), Umberto Orsini (Cesare Angelotti), Gianni Bonagura (brigadiere Sciarrone), Fiorenzo Fiorentini (brigadiere Spoletta), Aldo Fabrizi (il monsignor governatore), Marisa Fabbri (la regina di Napoli), Ninetto Davoli (ussaro), Alvaro Vitali (un mendicante del coro degli sciancati), Goffredo Pistoni (sagrestano).

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