L’attrice agrigentina protagonista con Ugo Pagliai, Paola Gassman de “Il Ratto di Proserpina nella cornice del Parco della Valle dei Templi ottiene successi che vanno oltre gli applausi
“Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita”. Così parlò il grande Edoardo De Filippo. E’ molto vero quello che ha detto. Ma il Teatro è anche avere la capacità di vincere le sfide, di mettersi in gioco, di esporsi agli applausi o ai fischi, di far vivere scena e retroscena. Di costruire, edificare, soffrire e inventare. Barbara Capucci, su cui ho già scritto altre volte, è riuscita ad essere profeta in Patria. Ha capito che le sfide si possono vincere anche giocando in casa, anche se onestamente è più facile vincerle in trasferte, dove magari pregiudizi e invidie sono molto più spalmate. E c’è riuscita ancora una volta a riportare ad Agrigento due grandi voci”antiche” capaci di travestirsi da rapsodi di epica memoria e offrire un palcoscenico a dei e dee, tanto (troppo) simili agli umani. Gelosie, rimbrotti, vendette, innamoramenti e amore di madre: Scrivo questa riflessione a mente fredda , qualche giorno dopo aver visto “Il ratto di Proserpina” poemetto incompiuto di Claudiano, liberamente tradotto per uno spettacolo, davvero emozionante che ha come protagonisti Ugo Pagliai e Paola Gassman e la splendida regia di Daniele Salvo. Ma sul palco c’è anche lei Barbara Capucci, che insieme a queste due colonne del teatro italiano, appare e scompare, ma s’impone con professionalità, bravura, charme e lascia gli spettatori senza fiato. In platea in tanti non si sorprendono della bravura di Barbara, già mostrata in altre occasioni, insieme ad attori di altissimo livello.
Questo ultimo spettacolo al Teatro della Panoramica dei templi (ex Case Pantalena di fronte Casa Sanfilippo) “Il ratto di Proserpina o l’inganno di Venere”, appunto, che Luigi di Raimo ha adattato alla scena è stato prodotto con il contributo del Parco archeologico Valle dei Templi e della Regione Siciliana (Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo) e dall’Associazione Kairos.
I due grandi attori, Pagliai e Gassman, hanno dato voce ai testimoni del mito, alla passione di Plutone per la vergine Proserpina, al rapimento, alla disperazione della madre della fanciulla, la dea Cerere e alla sua disperata ricerca: ogni delusione era un campo di grano che si spegneva. Quando le viene rivelata la verità, Cerere è sopraffatta dalla disperazione, solo Giove riuscirà a offrirle un’alternativa: Proserpina vivrà sei mesi alla luce e sei mesi nel Tartaro dove ormai è la regina. Quando abiterà tra i morti, sulla terra verranno l’autunno e l’inverno; quando si unirà nuovamente alla madre, riporterà agli uomini la primavera e l’estate.
Ugo Pagliai e Paola Gassman fanno certo sentire il loro peso . Ma al canto dei rapsodi si intrecciano gli interventi degli altri performer – Barbara Capucci, Melania Giglio, Selene Gandini – in un’alternanza continua di racconto e azione. Traendo ispirazione dal poemetto incompiuto di Claudiano, liberamente tradotto e riadattato, e unendo influenze dalle Metamorfosi e dai Fasti di Ovidio, Il ratto di Proserpina o l’inganno di Venere ripercorrendo il mito, annodando parole antiche e inserti moderni originali.
“Da tre anni l’associazione culturale Kairos, ha avuto l’opportunità di proporre, grazie al Parco Archeologico Valle dei Templi, di realizzare spettacoli inediti, che traggono spunto da opere classiche – ha spiegato Barbara Capucci, presidente di Kairos e ideatrice del progetto -. Lo spettacolo del 2023 è un omaggio alla Sicilia: dalle sponde del lago di Pergusa dove avvenne il rapimento, seguiremo i protagonisti. Il mito è un patrimonio di conoscenza che ci mette in relazione con la nostra vera natura umana e per questo continuerà ad esercitare un fascino senza tempo”.
Barbara Capucci, docente di ruolo nella scuola pubblica, ha vissuto a Roma per 10 anni, e attualmente vive tra Canicattì e Agrigento. Tra le passioni la recitazione, la pittura, l’incisione calcografica e il canto. Come attrice ha partecipato a numerosi spettacoli teatrali insieme ad artisti come Paola Gassman e Ugo Pagliai, Fioretta Mari, Lina Bernardi, Arnaldo Ninchi, Gaetano Aronica, Andrea Tidona. Ha lavorato come doppiatrice per il film “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore, e ad altre serie televisive e film per la RAI. Come cantante ha interpretato la colonna sonora del film per la RAI “Bel Ami, l’uomo che piaceva alle donne” regia di Massimo Spano. Ha eseguito delle incisioni discografiche per la Sea Musica e la Step record di Catania. Ha affiancato artisti come il chitarrista Francesco Buzzurro, il tenore Pippo Veneziano e la soprano Piera Grifasi. Intensa anche l’attività di presentatrice: la “Sagra del Mandorlo in fiore” per la regia di David Zard, il Premio “Salvo Randone”, il premio “Telamone”, il premio “Sikelé”. Lo ha fatto lavorando insieme ad artisti come Mara Venier, Gigi Sabani, Rosanna Cancellieri, Daniela Poggi, Gianfranco Jannuzzo, Enrico Beruschi, Cristiane Filengeri. Ha presentato il concerto di Katia Ricciarelli al teatro Pirandello e la serata “Agrigento 2020” con il concerto dei Nomadi. Ha interpretato lo spot della stagione teatrale del Pirandello “Un teatro per tutti” per la regia di Marco Gallo, ha lavorato in televisione nella fiction “Il bello delle donne”, e al cinema con attori come, Mariagrazia Cucinotta, Toni Sperandeo, Luigi Burruano, Vincent Schiavelli, Cesare Bocci, Riccardo Scamarcio. Ha lavorato al cinema con i registi Beppe Cino, Giuseppe Ferlito, Massimo Spano… Tante le collaborazioni con il Teatro Pirandello ed il regista Gaetano Aronica. La scorsa estate e quella appena trascorsa ha preso parte come attrice, interpretando tutti i ruoli femminili, all’Odissea di Omero insieme all’attore e regista Sebastiano Lo Monaco negli spettacoli all’alba che hanno visto presenti tantissimi spettatori al Tempio della Concordia. Ma è stata anche tra le più applaudite nella eccezionale tournee nei teatri in molte regioni italiane de “L’uomo dal fiore in bocca l’ultima recita” sempre con Sebastiano Lo Monaco.
Barbara, bellissima, brava e pronta a regalarci nuove emozioni, ha vinto la sua sfida da agrigentina ad Agrigento. Con Barbara cui sono stato premiato qualche anno fa al Festival Kaos e mi ha anche fatto tempo fa un bel regalo:ha interpretato splendidamente le mie PIRATERIE nel corso di un evento culturale a Canicattì.
La sfida per Barbara continua. Questo è l’importante. E lei continuerà a vincerla.