Le Olimpiadi 2024 di Parigi sono finite da un pezzo. Ma le polemiche sulla gestione dei giochi olimpici non si placano.
Tantissimi atleti “medagliati” hanno protestato perché le medaglie ricevute come ricordo delle loro vittorie si sono rovinate. Alcune addirittura pochi giorni dopo essere state ricevute. Uno dei primi a lamentarsi delle medaglie è stato lo skateboarder del Team USA Nyjah Huston, che ha detto che la sua medaglia di bronzo sembrava essere “andata in guerra e tornata”. “Queste medaglie olimpiche hanno un bell’aspetto quando sono nuove di zecca, ma dopo averle lasciate riposare sulla mia pelle con un po’ di sudore per un po’ e aver lasciato che le indossassero ai miei amici durante il fine settimana, mostrano di non essere di alta qualità come si potrebbe pensare”, ha aggiunto mostrando una foto della medaglia rovinata. Nyjah Huston ha pubblicato un video sui social network per mostrare come in pochi giorni la sua medaglia si fosse scurita e rovinata in alcune parti.
Il suo non è un caso isolato. Anche la tuffatrice britannica Yasmin Harper ha segnalato che la sua medaglia di bronzo si era scurita, ma ha ipotizzato che la causa potesse essere “l’acqua o qualsiasi cosa che si lega al metallo e lo fa scolorire”. Invece pare che non sia così. Il problema è ben peggiore e riguarderebbe moltissime delle medaglie consegnate agli atleti.
A dicembre, anche i nuotatori francesi Yohann Ndoye-Brouard e Clément Secchi si sono lamentati. Secchi ha paragonato l’aspetto della sua medaglia di bronzo alla “pelle di coccodrillo”. La nuotatrice italiana Ginevra Taddeucci, vincitrice della medaglia di bronzo nei 10 chilometri nella Senna, ha detto al Tg1 che sta valutando se farsela sostituire visto che “è come se si spellasse ‘sta medaglia, soprattutto nella parte laterale”. Lo schermidore italiano Gigi Samele, vincitore del bronzo nella sciabola, ha detto di avere una medaglia delle Olimpiadi di Londra di 12 anni fa “che sta benissimo, è quella di Parigi che dopo soli sei mesi perde pezzi”.
Appena finiti i giochi olimpici, anche il giocatore danese di badminton Viktor Axelsen aveva confrontato le due medaglie d’oro vinte alle Olimpiadi estive di Tokyo 2021 e ai Giochi di Parigi 2024 e aveva dichiarato che quella del 2024 sembrava “economica”.
La cosa più grave è che ad essere incaricata di coniare queste medaglie non era una società qualunque: era la zecca francese. In una intervista a Associated Press, la Monnaie de Paris, la zecca francese che si occupa di produrre le monete in euro per conto della Banca Centrale Europea e che aveva realizzato anche le medaglie per le Olimpiadi di Parigi, ha confermato che sta lavorando alla sostituzione di numerose medaglie. Non ha fatto sapere il numero, ma secondo La Lettre sarebbero più di 100.
L’ennesima figuraccia per dei giochi olimpici che passeranno alla storia non per i record o per le performance degli atleti, ma per gli strafalcioni. Dalla qualità delle acque della Senna, agli alloggi per gli atleti. Fino alle medaglie rovinate pochi giorni dopo essere state consegnate agli atleti.
E pensare che una volta queste medaglie venivano prodotte in metalli “preziosi”, d’oro, d’argento e di bronzo, proprio per essere durevoli. Oggetti dal valore intrinseco ma anche reale praticamente eterni che segnavano un momento da ricordare per sempre. Ora non sono più prodotte in metalli preziosi, sono semplicemente placcate. Ma quelle delle Olimpiadi di Parigi 2024 saranno ricordate lo stesso: per essere durate nemmeno il tempo per gli atleti di tornare in patria.