Letizia Carrera presenta Bari plurale. Storie, analisi, visioni (Progedit) presso l’Urban Center, in via De Bellis 1, a Bari, venerdì 8 ottobre alle ore 17.00. Discute con la curatrice Alessandro Cariello. Saranno presenti gli autori. Ingresso con Green Pass: prenotazione all’indirizzo letizia.carrera@uniba.it
Bari è un soggetto che va declinato al plurale, fatto di diverse anime e di un’identità composita che prende forma nella sua storia e nel suo progetto. Per provare a raccontare questi tratti non può bastare un solo autore, né può bastare un unico approccio disciplinare. La complessità della città impone un’analisi altrettanto complessa e corale, nella quale le diverse chiavi di lettura sappiano riflettere sui suoi tratti identitari. Questo volume ha preso forma componendo prospettive diverse, da quella sociologica a quelle economica, storica, urbanistica, letteraria, architettonica, antropologica, criminologica. È nato dalla differenza e dalla pluralità e di quelle fa la sua cifra caratterizzante. Plurali sono i processi che attraversano Bari mutandone il volto, plurali le analisi necessarie per comprenderla, plurali gli sguardi di chi la vive e la abita. Il filo rosso che lega saggi anche molto differenti è il tentativo di cogliere la potenzialità narrativa delle storie di persone e luoghi di Bari perché, dando loro voce, raccontino la città.
Letizia Carrera, professoressa di Sociologia e Sociologia urbana dell’Università degli Studi di BariAldo Moro, dirige il Laboratorio di studi urbani Urbalab. Si occupa di temi attinenti alla partecipazione politica, al lavoro, anche in un’ottica di genere, alla città contemporanea e ai processi di mutamento delle condizioni dell’esperienza quotidiana dei soggetti. Tra le pubblicazioni più recenti, ricordiamo: Marcher dans les rues de Strasbourg. Le piéton réflexif et l’archéologie urbaine (Parigi 2017), Epidemie, città e immaginario urbano (Bari 2020); Le politiche urbane per l’inclusione. Progettare il terzo spazio (Milano 2020). Per Progedit, La flânerie. Del camminare come metodo (Bari 2018) e I nuovi anziani e la città. Esperienze, bisogni, desideri (Bari 2020).