Una cerimonia toccante ed emozionante. Un momento, che come ha ricordato il Governatore della Confraternita di San Girolamo della Misericordia di Licata, dottor Angelo Gambino, viene consegnato alla storia. Mercoledì 18 agosto 2021 nel cuore di Licata, nel quartiere Marina, infatti l’Ordine del Carmelitani ha consegnato una Reliquia di contatto di Sant’Angelo Carmelitano Martire, patrono della Città alla Confraternita. Presenti le più alte autorità carmelitane e i rappresentanti della Comunità Carmelitana Internazionale di Licata: la dottoressa Giovanna Brizzi, Postulatrice Generale dell’Ordine dei Carmelitani, Padre Roberto Toni, Priore Provinciale della provincia italiana dei carmelitani, che ha celebrato messa, padre Joseph Saliba, Priore Provinciale della provincia maltese, Padre Antonio Mascali, Priore della Comunità Internazionale di Licata e Rettore del Santuario diocesano di Sant’Angelo, Padre Gerard Tangchoon Confessore del santuario di Sant’Angelo, Padre Francesco Ciaccia e Frate Antonio Di Sarno. Anche la Confraternita era rappresentata oltre che dal Governatore Gambino, dal Vice, professor Angelo Maria Licata, dai componenti il Consiglio di Amministrazione e dai Delegati e da tanti Confratelli. La cerimonia è stata curata nei mini particolari dal dottor Salvatore Russo, Delegato ai rapporti con il Clero e Cerimoniere della Confraternita, che ha tenuto i contatti con l’Ordine Carmelitano. Ad allietare la cerimonia i canti del coro del Santuario di Sant’Angelo.
A leggere le letture il Vice Governatore, professor Angelo Maria Licata, e il Delegato alla Cultura e alla Comunicazione, professor Francesco Pira.
Molto bello un ulteriore scambio: Padre Antonio Mascali, Priore di Licata, ha letto la preghiera del Confrate di S. Girolamo, mentre il Governatore Angelo Gambino, ha letto la preghiera dei Carmelitani.
Nella sua emozionante omelia Padre Roberto Toni, ha spiegato come: “attraverso questo dono, in un contesto di celebrazione liturgica e di preghiera, vogliamo esprimere ed ulteriolmente sancire l’affinità spirituale e la volontà di collaborazione che lega la Venerabile Confraternita di S. Girolamo all’Ordine dei Carmelitani nelle sue espressioni sia di vita consacrata che di vita laicale”.
Dopo la consegna da parte della dottoressa Brizzi della Reliquia, il Governatore Gambino l’ha sistemato nello spazio appositamente dedicato nella Chiesta di San Girolamo, dove già era stato collocato il quadro del Santo Patrono licatese precedentemente donato. “In questo Anno Giubilare – ha spiegato Padre Toni – vuole essere il segno dell’impegno a vivificare la fede, a rafforzare la speranza e a crescere nella carità, ispirati dal nostro Patrono, umile Frate di Cristo, annunciatore e testimone della Parola di Dio, Martire della Verità e del Perdono”.
Visibilmente commosso il Governatore Gambino ha annunciato che ogni anno, il 18 agosto, sarà celebrata la Santa Messa, e sarà onorato l’impegno con l’Ordine Carmelitano: “siamo onorati – ha detto il Governatore Gambino- di ricevere questo dono e di proseguire insieme un cammino al servizio della nostra comunità. Al nostro grido di Misericordia accogliamo la reliquia del nostro Santo con devozione e amore”.
La dottoressa Brizzi, Postulatrice Generale dei Carmelitani, ha spiegato come la consegna della reliquia è un gesto scomodo : “come scomodo era Sant’Angelo che ha perso la vita per affermare i suoi principi”.
Una cerimonia straordinariamente bella purtroppo limitata dalle misure anti Covid. La Confraternita ha infatti allestito davanti la Chiesa una location con uno schermo per consentire ai Confratelli di assistere alla cerimonia.
Fondata nel 1578, ha sede nella Chiesa di San Girolamo, nel cuore dell’antico quartiere della “Marina” Impegno primario della Confraternita è quello di solennizzare i sacri riti della Settimana Santa, in particolare nei giorni del Giovedì e del Venerdì Santo, quando viene commemorata la Passione e Morte di Gesù Cristo. La Confraternita si dedica inoltre ad opere di beneficenza e organizza un concorso per le scuole della città per far vivere questa tradizione religiosa ai più giovani”.