Che cosa scrivere di un anno appena trascorso che non sia già stato detto? Che cosa sottolineare in questo anno maledetto dal Coronavirus che non sia già stato sviscerato ed approfondito? Nessuno poteva immaginare ciò che il destino aveva in riserbo per noi alle soglie del precedente anno, nessuno lo avrebbe immaginato e se fosse stato; avrebbe ritrovato indizi cinematografici lanciati in tempi non sospetti di una possibile pandemia globale che minaccia la vita sulla Terra dalla moltitudine infinita di pellicole cinematografiche che fanno miliardi di euro sul tema. E ne avrebbe riso. Fantascienza, avrebbero detto. Eppure…
Eppure è successo.
La grande domanda che ne è uscita è stata: ne usciremo migliori?
A giudicare dagli eventi di questi giorni, sembra di no. Certo, le notizie positive ci sono: un vaccino è stato trovato, anzi più vaccini sono stati trovai in un tempo relativamente breve. In quasi tutto il mondo sono iniziate le somministrazioni del farmaco, ma che cosa succede? Persone che non credono che questo virus esista minacciano di morte chi invece si attiene alla scienza, ci crede e si vaccina? È anche solo possibile crederlo? Come, vi ricorda davvero un film?
L’umanità ne aveva bisogno, aveva bisogno di conforto e protezione. Abbiamo tirato un respiro di sollievo, ed ora non possiamo far altro che aspettare l’iniezione dello stesso per essere tranquilli. Ma sarà davvero cosi? In molti, dicono che il virus non ci abbandonerà prima dei due anni. Dovremmo imparare a convincerci, come abbiamo fatto fin’ora. L’idea ormai sembra quasi tollerabile rispetto a ciò che immaginavamo all’inizio, ricordate? Eppure, sono in molti che definiscono l’avvento di questo virus con l’inizio dell’apocalisse del genere umano, che è stato il primo degli avvertimenti lanciati dalla Madre Terra (vi ricorda ancora un film, vero?) e che la situazione non potrà far altro che peggiorare, peggioreremo noi come umani, peggioreranno le dinamiche sociali, peggiorerà il virus, peggiorerà la vita. Si prospettano tenebre e demoni nel prossimo anno, eppure come direbbe un vecchio stregone “ la speranza divampa”e lo fa in tutte le sue forme.
La convivenza con il Coronavirus è la minaccia mondiale auspicata dalla maggior parte delle fantasie dei registi cinematografici e la conseguenza è stata la medesima che accade nella loro finzione: una collaborazione inedita tra popoli che non si conoscono, a volte che nemmeno si comprendono. Che questo virus sia stato il deus ex machina che ci ha permesso di accostarci all’altro (a debita distanza, sia chiaro!) per ascoltarlo meglio? È mai possibile che un virus mortale ci abbia permesso di trovare l’umana speranza che era stata sopita dentro di noi dai mali del mondo? È davvero possibile una rinascita della pace e della speranza per costruire un futuro migliore? Che sia davvero l’inizio della fine della vita sulla Terra? È in arrivo l’Apocalisse? O è la fine per un nuovo inizio dedito alla speranza e all’amore?
L’articolo è finito come è cominciato; come l’anno scorso. Iniziato tra i fuochi d’artificio, e finito nello stesso rumore per accogliere i primi vaccini che stanno arrivando in tutto il mondo. La risposta la conosceremo nei prossimi mesi e ci daremo appuntamento al prossimo anno per esaminarla!
Tanti auguri a tutti!