L’osso del cuore non è un libro facile. Valentina Santini ha uno stile chirurgico ed essenziale, fatto di periodi frammentari e di brevi dialoghi, efficace per il tipo di storia cruda e senza speranza che vuol raccontare. Il lettore comprende il senso del titolo a pagina 76 o giù di lì. Mi sei entrata nell’osso del cuore (per dire che si è innamorato). Ma il cuore non ha l’osso. Il mio sì. Un dialogo rapido e ficcante fa capire che ci troviamo all’interno di una storia d’amore. Ma non è la solita storia d’amore. No davvero, è una storia d’amore e morte, corretta al fantastico, tipo I viaggiatori della sera di Umberto Simonetta, che Ugo Tognazzi portò al cinema in uno stupendo film interpretato insieme a Ornella Vanoni, che consiglio di recuperare. Ci troviamo nell’Italia del 1976, ispirata all’Argentina della dittatura militare, perché in questa Italia di fantasia ha trionfato una parte politica nazistoide che mette in campo di concentramento i non conformi, gli individui pericolosi e i dissidenti. Il romanzo non è per stomaci deboli, perché buona parte del racconto descrive torture, moncherini vari, animali spellati, corpi attaccati ai ganci e via di questo passo. Se fosse un film sarebbe a montaggio alternato, perché di consequenziale la narrazione ha ben poco, non segue un ordine logico ma avanza per rimandi, flashback e ricordi. In ogni caso la storia si svolge tra Pontassieve, Firenze, Santa Fiora e Peretola, mentre molte sequenze sono ambientate in una Casa della Libertà di pura fantasia, un lager vero e proprio dove ne accadono di tutti i colori e dal quale a un certo punto i protagonisti fuggono. Nella seconda parte ci rendiamo conto che la protagonista femminile è un’artista provetta che confeziona copie perfette di Modigliani e altri autori importanti, oltre a palesare un originale talento. Esordio narrativo di Valentina Santini del tutto diverso da altri debutti, quando troviamo un autore che vuol raccontare una storia personale, urgente, che da tempo tiene dentro e che deve proprio uscire. L’osso del cuore è tutt’altra cosa, è un romanzo costruito secondo le regole della miglior scuola di scrittura creativa, scritto con grande tecnica narrativa, senza errori di sorta, del tutto privo di ingenuità. Un esordio insolito, che nasconde una scrittrice interessante, capace di maneggiare horror e noir, persino il torture, che provoca nel lettore un mix di disgusto e ribrezzo. Certo, è un tipo di storia che ha bisogno di un suo pubblico, desideroso di trovare emozioni nere e crudeli sulla pagina bianca. Valentina Santini è un’ottima scrittrice, questo è fuori discussione, proprio per questo mi piacerebbe leggere un suo romanzo che la coinvolga in prima persona e che segua meno le regole del mercato. L’osso del cuore resta comunque un buon noir distopico, crudo e realistico, fantastico e persino sentimentale.
“L’osso del cuore”, un libro con uno stile chirurgico ed essenziale
Gordiano Lupi
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Tra i suoi lavori di argomento cinematografico: Cannibal - il cinema selvaggio di Ruggero Deodato (Profondo Rosso, 2003), Orrore, erotismo e pornografia secondo Joe D’Amato (Profondo Rosso, 2004), Tomas Milian, il trucido e lo sbirro (Profondo Rosso, 2004), Le dive nude - Il cinema di Gloria Guida e di Edwige Fenech (Profondo Rosso, 2006), Il cittadino si ribella: il cinema di Enzo G. Castellari - in collaborazione con Fabio Zanello - (Profondo Rosso, 2006), Filmare la morte – Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci (Il Foglio, 2006), Sexy made in Italy – le regine del cinema erotico degli anni Settanta (Profondo Rosso, 2007), Fellini - A cinema greatmaster (Mediane, 2008), Commedia Sexy all’Italiana (Mediane, 2009), Fernando di Leo e il suo cinema nero e perverso (Profondo Rosso, 2009), Cozzi stellari - Il cinema di Lewis Coates (Profondo Rosso, 2009 - edizione USA, 2011), Tinto Brass - poeta dell’erotismo (Profondo Rosso, 2010), Storia del cinema Horror Italiano – vol.1 – Il Gotico (Il Foglio, 2011), Laura Gemser e le altre (Profondo Rosso, 2011), Storia del cinema Horror Italiano – vol. 2 – Dario Argento e Lucio Fulci (Il Foglio, 2011), Storia del Cinema Horror Italiano – vol. 3 – Joe D’Amato, Umberto Lenzi, Ruggero Deodato, Pupi Avati e il cannibal movie (Il Foglio, 2012), Nude… si ride! - I registi e le attrici della commedia sexy - vol. 1 (Profondo Rosso, 2012), Grazie… zie! - I registi e le attrici della commedia sexy - vol. 2 (Profondo Rosso, 2012), Profumo di donna – le più belle attrici italiane degli anni Settanta (Profondo Rosso, 2013), Storia del Cinema Horror Italiano - vol. 4 - Anni Ottanta - Lamberto Bava, Alberto De Martino, Sergio Martino, Luigi Cozzi, Corrado Farina, Michele Soavi, Enzo G. Castellari (Il Foglio, 2013), Bruno Mattei - L’ultimo artigiano (Il Foglio, 2013), Soprassediamo! - Franco & Ciccio Story (Il Foglio, 2014), Il cinema di Gloria Guida (Il Foglio, 2015), Pasta e cinema (con Patrizio Avella - Il Foglio, 2017), Storia della Commedia Sexy - Volume 1 - da Sergio Martino a Nello Rossati (Sensoinverso, 2017), Tutto Avati (con Michele Bergantin - Il Foglio, 2018), Storia della Commedia Sexy - Volume 2 - da Carnimeo a Bottari (Sensoinverso, 2018), La grande abbuffata - storia cinema e cucina italiana (con Patrizio Avella - Il Foglio, 2018). Inediti, in via di pubblicazione: Umberto Lenzi, Laura Antonelli, Lacrima Movie, Nino D’Angelo e Commedia Erotica. Romanzi più recenti: Fame / Una terribile eredità (Perdisa, 2009 - Il Foglio, 2015), Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino - Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2015), Sogni e altiforni - Piombino Trani senza ritorno (Acar, 2018). Tre volte presentato al Premio Strega.