Non avevo mai visto il primo lungometraggio di Paolo Sorrentino e devo dire che valeva la pena recuperarlo su Cine 34 in seconda serata. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2001, valse al regista esordiente diversi premi (meritati), sia al David di Donatello che al Ciak d’Oro e al Nastro d’argento. Siamo nella Napoli del 1980, la storia racconta ascesa e caduta di due uomini che portano lo stesso nome e cognome: Antonio Pisapia. Uno è calciatore di successo,l’altro cantante (si fa chiamare Tony), ma i loro fallimenti hanno origini diverse, il primo dovuto a un eccesso di onestà, il secondo a comportamenti viziosi. Improvvisamente qualcosa si spezza nelle loro esistenze: il cantante viene denunciato da moglie e madre per violenza su minore; il calciatore rifiuta di stare al gioco del calcio scommesse, si ritrova con una gamba spezzata in allenamento e una vita fuori dal mondo che ama. Entrambi tentano di rientrare, uno come cantante di provincia, l’altro come allenatore, ma il vecchio ambiente chiude le porte per sempre e ripartire da zero diventa impossibile. Finale tragico che non rivelo. Sorrentino dimostra sin da subito grande talento, ambienta una sceneggiatura oliata alla perfezione nella sua Napoli, una città meridionale solare e plumbea. Piani sequenza a non finire, come il regista ci abituerà negli anni a venire, sempre giustificati, fotografia intensa (tra il chiaro scuro e il giallo opaco), montaggio consequenziale che alterna le due esistenze, senza mai farle coincidere, se non poco prima del finale. Tra le cose migliori della pellicola – scritta e sceneggiata dallo stesso Sorrentino – la descrizione dei personaggi principali, resi molto bene da Servillo (cantante cocainomane) e Andrea Renzi (calciatore sfortunato, ispirato alla vita di Agostino Di Bartolomei). Non da meno la resa del vecchio trainer Il Molosso, interpretato da Nello Mascia, che con la sua mimica ricorda il grande Bruno Pesaola, detto Il Petisso. Colonna sonora a base di pezzi rock e di suadente musica anni Ottanta, purtroppo mai pubblicata, quindi non reperibile, ma piena di piccoli gioielli, tra questi il brano La notte, cantato da Servillo. Pasquale Catalano realizza un mix sonoro di alta qualità, rielaborando pezzi di Piero Umiliani, Peppe Servillo, Nino Bruno e dello stesso Sorrentino. Altri brani musicali sono eseguiti da Chet Baker, dagli Imagination e dagli AIR. Da ricordare che lo schema ideato da Antonio Pisapia per tentare la strada del rientro come allenatore non è di fantasia, adesso sono in molti a usare le quattro punte con l’uomo in più (del titolo), ma il primo a metterlo in pratica è stato Glerean del Cittadella. Il film si svolge in un arco temporale che va da fine anni Sessanta a metà anni Ottanta. Molte le cose indimenticabili: la scena del gol in mezza rovesciata, solo immaginata, fantastica per uno che in vita sua ha sempre fatto il difensore; la fissa dello schema d’attacco con l’uomo in più e il pressing alto con la difesa a tre; Napoli protagonista sullo sfondo; il viaggio quotidiano del futuro allenatore in direzione aeroporto con il sogno di volare in Olanda per visionare un calciatore. Tutto molto bello, direbbe Pizzul, citazione non impropria visto che gran parte del film si svolge nel mondo del calcio, anche l’amore per Napoli, per la musica e per il gioco più bello del mondo che un regista (al tempo esordiente) mette sul tavolo di una tecnica già matura. Se non avete visto L’uomo in più dovete assolutamente rimediare a questa grave mancanza!
Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Paolo Sorrentino. Fotografia: Pasquale Mari. Montaggio: Giorgio Franchini. Musiche: Pasquale Catalano. Scenografia: Lino Fiorito. Costumi: Silvia Nebiolo. Case di Produzione: Keys Film, Indigo Film in collaborazione con TELE +. Distribuzione (Italia): Indigo Film. Paese di Produzione: Italia, 2001. Genere: Drammatico. Durata: 100’. Produttore: Angelo Curti. Interpreti: Toni Servillo: (Antonio “Tony” Pisapia), Andrea Renzi (Antonio Pisapia), Nello Mascia (Il Molosso), Ninni Bruschetta (Genny), Angela Goodwin (madre di Tony), Roberto De Francesco (Gigi Moscati), Enrica Rosso (Elena), Italo Celoro (Allenatore), Marzio Honorato (Tagliaferri), Peppe Lanzetta (Salvatore), Rosaria De Cicco (Maria), Beniamino Femiano (Il Presidente), Maurizio Corvino (Palumbo), Andrea Marrocco (Piva), Clotilde Sabatino (Vanna), Stefania Barca (Monica), Federico Torre (Uomo Scasso), Monica Nappo (Veronica), Agostino Chiummariello (Titta), Ludovica Zoina (ragazza minorenne), Gennaro Piccirillo (agente immobiliare).