Alessandro Genovesi (Milano, 1973) nasce fotografo, attore e autore teatrale, lavora come sceneggiatore per il cinema con Salvatores, per il film di successo Happy family (2010), tratto da una sua commedia, passa alla regia con La peggior settimana della mia vita (2011), interpretato da Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi, altro successo che garantisce la richiesta di un sequel: Il peggior Natale della mia vita (2012). Altro film di cassetta il teatrale Soap Opera (2014), commedia che anticipa il remake della commedia brasiliana A Mulher Invisível (La donna invisibile), di Claudio Torres. Ma che bella sorpresa (2015) è il titolo italiano di una commedia sofisticata, che vede Claudio Bisio, romantico e sognatore professore di letteratura, innamorato di una donna perfetta che purtroppo esiste soltanto nella sua immaginazione. Guido (Bisio) viene mollato dalla fidanzata Anna (Ammirati) e va in crisi depressiva, confortato soltanto dall’amico Paolo (Matano), quanto tormentato dalla presenza di due genitori litigiosi e surreali come Giovanni (Pozzetto) e Carla (Vanoni). Finisce per rifugiarsi nell’idealizzazione di una donna inesistente, interpretata dalla bellissima modella Chiara Baschetti (che non se la cava per niente male), con la quale instaura un rapporto ai limiti della follia. Provvidenziale l’arrivo di Giada (Lodovini), una vera donna – non bellissima e piena di difetti – ma reale, innamorata di lui e alla ricerca di un vero rapporto dopo la morte di un tirannico marito. Il film è girato a Napoli, mentre l’originale brasiliano era stato realizzato a San Paolo, la cosa migliore sono le scenografie naturali della città partenopea, purtroppo rovinate da una fotografia che segue la moda di uno strampalato colore di fondo che definirei giallo televisivo. Ottima la musica di Andrea Farri, che riproduce nella colonna sonora brani di Carosone, Murolo e Pino Daniele, pezzi storici come ‘O Sarracino, Chella llà, Malafemmena e Je so’ pazzo (sui titoli di coda). Renato Pozzetto è bravissimo nella parte di un padre pacioso in perenne conflitto con una moglie alcolizzata e petulante come Ornella Vanoni (che rivediamo al cinema dopo I viaggiatori della sera del 1979, ma aveva partecipato anche al poco visto II cielo sotto la polvere di Mascheroni, nel 2008). Difficile salvare altro in un film che si basa tutto sulla verve comica di Claudio Bisio (indubbia) e su una spalla poco efficace come Frank Matano, perché le poche cose valide sono riciclate da una commedia brasiliana e finiscono per confezionare puro cinema d’imitazione. La carenza di idee della commedia italiana, un tempo esportata e presa a modello, è arrivata al punto di realizzare imbarazzanti remake di opere francesi e sudamericane. Ogni tanto si sorride, spesso si prova compassione – per il povero protagonista e per gli sceneggiatori -spesso viene voglia di abbandonare la visione di un prodotto televisivo che ricorda le più scontate telenovele brasiliane. Non possono bastare la bellezza e la spontaneità di Chiara Baschetti (una sorpresa in tanta mediocrità!), qualche citazione della vecchia commedia sexy e un pizzico di umorismo riciclato. Ma che bella sorpresa è un lavoro mediocre che si può vedere soltanto in televisione, una sera che non abbiamo niente di meglio da fare.
Regia: Alessandro Genovesi. Soggetto: Lucia Miniero, Riccardo Milani, Alessandro Genovesi. Sceneggiatura: Alessandro Genovesi, Giovanni Bognetti, Claudio Torres. Fotografia: Federico Masiero. Montaggio: Claudio Di Mauro. Musiche: Andrea Farri. Scenografia: Tonino Zera. Casa di Produzione: Colorado Film, Medusa Film. Distribuzione: Medusa Film. Interpreti: Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Renato Pozzetto, Ornella Vanoni, Chiara Baschetti, Galatea Renzi, Anna Ammirati.