A Parigi una giovane viene trovata morta dopo aver partecipato al matrimonio dell’anno. La ragazza si prepara di tutto punto ma quando arriva alla festa, non sembra essere ben voluta dagli ospiti . Qualche ora dopo il commissario Maigret prende le redini del caso. Il poliziotto indaga negli ambienti della borghesia e nel sottobosco dei club notturni alla ricerca della verità. Maigret è un film del 2022 di Patrice Leconte con protagonista Gerard Depardieu.
Liberamente tratto da Simenon il lavoro è l’ennesimo adattamento del personaggio di fantasia più famoso d’oltralpe. Leconte propone una versione di Maigret del tutto diversa da quella conosciuta finora. In scena va tutta la malinconia di un agente a fine carriera che fa del ricordo la sua risorsa più grande. Il film è d’altri tempi e dipinge atmosfere, dove la suspense si tinge di sentimento arrivando a sfiorare una tragedia della vita e di realismo. Sullo sfondo di una Parigi autunnale s’incrociano anime diverse accomunate da una profonda inquietudine e da desideri di emancipazione non sempre sani. Durante la proiezione si assiste a eredi di famiglie bene che si mischiano ad atrici e ballerine con l’avvenire confuso e le possibilità limitate. E’ un cinema di sottrazioni quello di Leconte che fa del sentimento di realtà il valore e della perfezione formale la spinta maestra.
Maigret è un film da assaporare nei dettagli e nelle analisi psicologiche, qualcosa che rimane senza fare rumore. La sceneggiatura sembra scritta per esaltare il protagonista scoprendone i lati più umani e la sua fragile forza morale. La scelta di Gerard Depardieu è perfetta. L’attore francese conferma il suo talento e lo rinnova facendo scoprire un lato di se calzante per età e corporatura. Depardieu non recita migliora il film elevando un personaggio alla sua persona. Un commissario Maigret che sarà difficile dimenticare come tutti i personaggi che l’attore francese per eccellenza ha creato dal nulla. Il regista mostra tutte le debolezze del suo protagonista facendolo vacillare più volte, soprattutto davanti a quei deboli cui Maigret è legato da sempre perché uno di loro. Un film che non ti aspetti, sintetico e profondo ma soprattutto dotato di un potere che il cinema sta perdendo quello di affascinare.