Il mio amico Mariolino ne aveva uno più o meno simile al mio, eravamo compagni di squadra alle elementari e dopo la partita di pallone facevamo la doccia tutti insieme e ci portavamo sempre il righello per vedere chi vinceva la seconda sfida. Il problema di Mariolino era che sua madre gli aveva detto che il suo era il più bello di tutti i suoi amichetti e lui se ne era convinto e andava in giro a raccontare che uno bello come il suo non ce l’aveva nessuno.
Un giorno Mariolino ebbe una bella delusione perché entrò nello studio di un dottore indipendente e tenne con lui la seguente conversazione: sei tu Mariolino, quello che ha chiamato stamattina? Sì, sono io, la mia mamma mi ha detto di venire da lei per farmi rilasciare un certificato e dimostrare che il mio è il più bello di tutti.
Ma non può essere vero Mariolino, chi ti ha convinto di una cosa del genere? La mamma, e poi tanta altra gente, esperti del settore. Per esempio? chiese il medico. Beh, per esempio…
Quando non gli vennero altri esempi, il povero Mariolino iniziò a capire, ma non gli andava di ammetterlo anche perché il dottore si credeva un Dio solo perché aveva una laurea e a lui tutti avevano detto che oggigiorno non serve a nulla avere una laurea se c’è chi ti aiuta a dimostrare che il tuo è il più bello del mondo. Il problema era dover convincere non solo il medico, ma anche i suoi amici e gli amici dei suoi amici.
Allora Mariolino disse: dottore, la prego, ci dev’essere un modo per farmi conoscere e salvare il mondo grazie alla sua bellezza indiscutibile! lo guardi, sa che è plurirecensito! pensi che ho vinto anche diversi premi. Per esempio? chiese di nuovo il medico. Per esempio sono arrivato terzo al premio Castelpizzo delle Pizzolane (Inferiore), che è tra i più celebri della mia regione, fatta eccezione di Castelpizzo Superiore, premio a cui ha accesso solo chi ha già vinto il Capretto d’oro l’anno precedente.
Caro Mariolino, disse il medico, secondo me tu soffri di EAP. Ma cosa dice? io sono sicuro che se non lo tiro fuori subito il mondo andrà in rovina, i bambini non avranno più esempi da seguire e gli accademici, nessun modello su cui basarsi per le loro disertazioni. Fidati di me, Mario, non è un problema grave, ne soffrono 3 italiani su 5. E in cosa consisterebbe, sentiamo! disse Mariolino.
Nel convincersi di averne uno talmente bello da volerlo mostrare a tutti senza alcun pudore; invece per avere buoni risultati occorrono anni e anni di duro lavoro e di allenamento giornaliero e costante, oltre, naturalmente, a una predisposizione naturale. Ma no! E invece sì, un attimo fa lo stavi per tirare fuori anche qui! Ma no, ma no, era solo per farglielo vedere un momento.
Proprio come ti dicevo… Ma mi scappa adesso dottore, non posso tenerlo nascosto, il mio è davvero il più bello, il mondo lo deve vederlo! e subito! cosa posso fare?, quanto debbo pagare?! la mamma ha detto che posso spendere tutto quello che voglio! Inizia esprimendoti correttamente, “lo deve vederlo” non si dice, non te lo ha insegnato la tua mamma?
Mariolino era un po’ mortificato e avrebbe voluto azzittire il dottore e chiunque si fosse opposto al suo progetto. Questa EAP dev’essere proprio una brutta malattia, si ripeteva per strada con le mani in tasca mentre lo cercava e comprendeva che, effettivamente, era anche difficile da reperire, proprio come aveva detto il medico riguardo a quello dei bambini che soffrono di EAP.
Tuttavia (e questo è il bello della storia del mio amico Mariolino) nessuno sarebbe mai venuto a sapere della sua conversazione con il dottore. La gente avrebbe continuato a credere che il suo, e tutti quelli dei bambini come lui, fossero i più belli e meritassero di vincere premi prestigiosi ed essere esposti nelle vetrine del centro, soprattutto durante le feste di Natale, quando chi cercava un regalo originale era costretto a scavare tra tanti dorati e infiocchettati come quello di Mariolino.
Ed è per questo che adesso che siamo diventati grandi non si capisce chi sono quei 3 italiani che soffrono di EAP e chi, invece, i 2 poveri disgraziati che pur avendone uno davvero bello non riescono a mostrarlo.