Dopo aver assistito al suicidio del compagno, una trentenne decide di ritirarsi in un paesino della campagna inglese. Arrivata nella grande casa, la donna è testimone di strane apparizioni e di un comportamento molto insolito dei locali. Nessuno sembra darle credito quando parla della paura per quello strano uomo che continua a perseguitarla. Sia il prete della cittadina che la polizia tentano di minimizzare l’accaduto quasi a voler sminuire le sue paure. Harper crolla in uno stato di depressione e senso di colpa per la morte del fidanzato, è in quel momento che gli strani eventi s’intensificano.
Men è un film del 2022 diretto da Alex Garland. Il regista di Ex Machina propone una storia gotica, dove la paura s’insinua in maniera lenta accompagnando la protagonista nella sua discesa verso un’apparente pazzia. Decisa a ghettizzarsi a causa della tragedia la donna lotta contro tutti e contro se stessa per rimettere insieme i pezzi della mente e uscire da un incubo che sembra non finire mai. La quiete che aveva sognato e che le avrebbe permesso di dimenticare una brutta storia d’amore si trasforma in una persecuzione fatta di apparizioni senza senso . Anche le figure canoniche del posto si rivelano elementi ostili che mettono in dubbio continuamente la sua versione arrivando a incolpare la poverina delle violenze subite.
Men è un film interessante che lascia la paura in secondo piano per trasformare le immagini in angoscia. Costruito discretamente, si apre a più interpretazioni lasciando allo spettatore il compito di trovare la sua. Come intuibile dalle scene il film potrebbe essere un’accusa al maschilismo imperante , tutti i personaggi pericolosi sono uomini, che si manifesta davanti all’ennesima vittima . Harper ha un passato che la vede vessata da un uomo violento e possessivo . Animo sofferente e introspettivo però ,Harper crede ancora che la colpa del suicidio di James sia sua e questo non le permette di andare avanti , da qui la fuga.
Una partenza che si rivela ancora più spaventosa quando mostruose apparizioni si palesano come uomini che partoriscono o creature degne della mitologia più arcaica. Un esempio di cinema da interpretare, che può attrarre gli amanti dell’incomprensibile ma lascia perplesse tutte quelle persone che valutano un horror solo paura. Buona l’Idea di far recitare molti personaggi all’ennesimo mestierante , un ottimo Rory Kinnear , ottime le location e il crescere dell’inquietudine e fine. Jessie Buckely è brava nel ruolo di Harper a rendere lo spaesamento e a far dimenticare altresì una sceneggiatura abbozzata e senza grande efficacia. Cinema con pretese per un film a tesi sulla misoginia di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza.